

Francia
• 1979
Biografia
Thomas Canto, conosciuto anche con lo pseudonimo Dense, è un artista francese nato nel 1979 in Francia.
Autodidatta e immerso nell'arte fin dalla tenera età, Thomas Canto produce lavori intrisi di una forte sensibilità urbana, ma una produzione che può anche essere descritta come eclettica e astratta, con un'estetica futuristica.
La scena dei graffiti a Lione gli ha dato le sue prime ispirazioni artistiche negli anni '90, ma era naturale che si evolvesse verso il lavoro in studio e così si allontanasse gradualmente dalle figure imposte dall'arte urbana. Da questo periodo eredita ancora una certa influenza anche nel suo lavoro attuale, come il lavoro di composizione o la ricerca di dinamiche, che associa a nuove tecniche come la pittura a olio o la fotografia.
Ammirando il lavoro di Yan Pei Ming e Pierre Soulages, Thomas Canto studia i movimenti artistici costruttivisti e futuristi e indirizza la sua ricerca artistica verso i temi della rappresentazione, della velocità e della prospettiva. Si interessa molto alla tecnicità del lavoro di Zaha Hadid e Oscar Niemeyer e anche di Jean Nouvel, viene introdotto al lavoro in situ e approfondisce la sua ricerca sulla nozione di spazio e successivamente sulle molteplici possibilità offerte dal gioco di riflessi luminosi.
Thomas Canto esplora l'arte urbana in tutte le sue forme e in tutta la sua diversità. Ha anche fondato e diretto la galleria N2O a Lione, dove ha presentato numerosi artisti della scena urbana contemporanea.
Proporrà successivamente installazioni all'Ex Dogana di Roma (Italia) durante l'Outdoor Festival, al Bund 18 di Shanghai (Cina) nell'ambito della mostra “Look Through” poi, nel 2015, in maniera più elaborata durante la Biennale di arte urbana a Volklingen (Germania), nonché al Museo d'arte moderna e contemporanea Mohammed VI di Rabat (Marocco).
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Autodidatta e immerso nell'arte fin dalla tenera età, Thomas Canto produce lavori intrisi di una forte sensibilità urbana, ma una produzione che può anche essere descritta come eclettica e astratta, con un'estetica futuristica.
La scena dei graffiti a Lione gli ha dato le sue prime ispirazioni artistiche negli anni '90, ma era naturale che si evolvesse verso il lavoro in studio e così si allontanasse gradualmente dalle figure imposte dall'arte urbana. Da questo periodo eredita ancora una certa influenza anche nel suo lavoro attuale, come il lavoro di composizione o la ricerca di dinamiche, che associa a nuove tecniche come la pittura a olio o la fotografia.
Ammirando il lavoro di Yan Pei Ming e Pierre Soulages, Thomas Canto studia i movimenti artistici costruttivisti e futuristi e indirizza la sua ricerca artistica verso i temi della rappresentazione, della velocità e della prospettiva. Si interessa molto alla tecnicità del lavoro di Zaha Hadid e Oscar Niemeyer e anche di Jean Nouvel, viene introdotto al lavoro in situ e approfondisce la sua ricerca sulla nozione di spazio e successivamente sulle molteplici possibilità offerte dal gioco di riflessi luminosi.
Thomas Canto esplora l'arte urbana in tutte le sue forme e in tutta la sua diversità. Ha anche fondato e diretto la galleria N2O a Lione, dove ha presentato numerosi artisti della scena urbana contemporanea.
Proporrà successivamente installazioni all'Ex Dogana di Roma (Italia) durante l'Outdoor Festival, al Bund 18 di Shanghai (Cina) nell'ambito della mostra “Look Through” poi, nel 2015, in maniera più elaborata durante la Biennale di arte urbana a Volklingen (Germania), nonché al Museo d'arte moderna e contemporanea Mohammed VI di Rabat (Marocco).
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