Karine Barbier (dite Ka Bé)

Karine Barbier (conosciuta come Ka Bé) si è interessata al collage artistico a metà degli anni '90. Originariamente artista del vetro colorato, la sua attrazione per la composizione e il colore è tutt'altro che banale. Il collage è arrivato come un'estensione naturale, ricreando un'immagine colorata, come una vetrata colorata.
La sua infanzia trascorsa a Montmartre, i suoi viaggi personali e gli anni professionali nel mondo dell'immagine, come assistente di produzione e regista, hanno senza dubbio contribuito a sviluppare la sua visione artistica e colorata della vita.

Passando per la prima volta alle vetrate nel 1991, gioca con trasparenze e materiali. Ha creato diverse opere d'arte per finestre, mobili e altri oggetti decorativi. Si dedica poi alla tecnica “Tiffany” per creare lampade.

I suoi primi collage sono “personali”. Le piace modificare, assemblare e modificare le molteplici immagini che la società odierna produce. Totalmente autodidatta in questo campo, trae ispirazione da vecchie riviste e altri supporti e materiali... Queste immagini “riciclate”, estrapolate dal loro contesto, le servono come messa in scena per esprimere se stessa. Composto come melodie, fluide e sorprendenti, il suo lavoro incarna la sua sensibile analisi del mondo.

Pur privilegiando la qualità e l'attenzione ai dettagli per una finitura precisa al millimetro, tratta carte miste, le taglia, dà loro un altro orientamento, armonizza i colori e le incolla. Dà poi il tocco finale alle sue creazioni con diversi strati di vernice. Il risultato, come un puzzle ricostruito, lascia il posto a una nuova immagine che rivela: un'osservazione, un sentimento, una prospettiva, un'idea o anche una visione critica della società in generale.