Jana Lottenburger

È nata nel 1975, nell'ex DDR, alla periferia di Berlino. Con i suoi genitori emigrò a Berlino Ovest all'inizio del 1983, quasi sette anni prima della caduta del muro. Questo primo grande movimento tra due realtà totalmente divergenti la spinge ancora oggi ad interessarsi alle molteplici sfaccettature insite in ogni cosa e ai contesti paralleli.

La sua ricerca è particolarmente nutrita dall'osservazione della natura e dalle domande sull'identità . L'essere umano, il suo ambiente, la concezione dei punti di riferimento e delle relazioni, l'oblio e la memoria, sono per lei un vasto campo di esplorazione.

A livello figurativo e narrativo, utilizza un vocabolario di archetipi, in particolare di origine il dominio della natura. Stabilisce inventari, tavole botaniche, bestiari e registrazioni di ogni genere con lo scopo di classificare e strutturare gli elementi costitutivi di un territorio. Da questo materiale ricompone e crea visioni di paesaggi, piante, sottobosco, alberi o animali. Offre universi spesso onirici, la cui lettura suggerisce il significato nascosto tra le righe e dietro l'evidenza delle immagini.

Topografa nozioni di sradicamento, ancoraggio, tempo ed equilibrio fragile, per esplorare il complesso condizioni dell'essere in movimento, per determinare l'essenza di un'identità contemporanea e le sue metamorfosi.