Christian Esctal

Christian Esctal è nato a Parigi nel 1955 ed è morto nel 2018. Nel 1976, all'età di 21 anni, si trasferisce a Parigi dove svolge vari lavoretti e frequenta in modo quasi bulimico musei, mostre, gallerie d'arte e dipinge, diventando un assiduo frequentatore delle sale d'asta e in particolare all'Hôtel Drouot. Forma così finemente il suo gusto e il suo senso pittorico. A 23 anni, Christian Esctal disegna, dipinge, scolpisce e finalmente entra nel campo per il quale è stato creato e nel quale non smetterà più di evolversi. Nel corso degli anni espone in diversi luoghi privati e gallerie in Francia, Belgio e Germania. I suoi dipinti furono venduti numerose volte da diversi banditori all'Hôtel Drouot, luogo dei suoi primi contatti con il mondo degli amanti e dei collezionisti d'arte. Con una produzione tanto ricca e varia quanto abbondante, Christian Esctal è alla costante ricerca della forma espressiva più vicina alla sua realtà. Alla fine degli anni '70, nonostante l'assenza di veri e propri riferimenti pittorici, Christian Esctal si imbarca nell'avventura della creazione. Utilizza ampiamente la tecnica del collage; le carte vengono lavorate con un pennarello prima di essere incollate su una tela arricchita con acrilico. I saggi sono a volte esitanti ma rivelano un acuto senso del colore e del suo utilizzo nello spazio. Proprio all'inizio degli anni '80 inizia a utilizzare la tela per proiettare le sue fantasie, le sue paure e rivelare una sensibilità esacerbata, in un fermento incontenibile e un'istintiva organizzazione dello spazio. Nonostante un apparente disordine, è completamente strutturato, il movimento è pensato e controllato. Se si guarda da vicino si apre alla vista tutto un mondo; ogni dipinto racconta una storia in cui sensualità, sofferenza ed erotismo sono onnipresenti. Gli anni '90 segnano un'ondata creativa che esplora le tecniche e durante la quale tutti i media costituiscono un incentivo alla creatività. Quest'opera segna una certa evoluzione nell'approccio dell'artista che si unisce al mondo dell'innocenza giocosa che mancava dalla sua infanzia.