

Francia
• 1983
Biografia
Nato nel 1983, Philippe Echaroux pratica la street art da otto anni non solo in Francia ma anche in città e campagne internazionali.
Totalmente innovativo, l'artista propone un nuovo modo di praticare la street art: non si degrada né danneggia mai. Praticando la Street Art 2.0, il suo desiderio di esporre a quante più persone possibile lo porta a creare opere effimere, appendendo le sue fotografie sui muri delle città.
Portando questa logica all'estremo, sta conducendo un nuovo progetto “Painting with Light”. Si tratta di proiettare le sue opere fotografiche sulle pareti dei monumenti. L'artista ha esposto le sue proiezioni di luce a Barcellona, Marsiglia, Parigi, Cannes durante il festival, all'Avana durante la Biennale Internazionale d'Arte Contemporanea e in Val d'Isère e Cran Montana sulle montagne innevate.
Philippe Echaroux seleziona il momento e il luogo della proiezione con precisione e metodo per ottenere l'effetto migliore. Andando sempre oltre i suoi limiti, ora progetta su tutti i supporti: i muri di un monumento, un ponte, una facciata, un albero o anche sulle rovine.
Le opere durano solo poche decine di minuti ma l'artista le immortala utilizzando la sua macchina fotografica. Queste fotografie vengono successivamente lavorate su legno o stampate su pellicola, permettendo all'artista di esporle in numerose gallerie.
Per l'anno 2016 l'artista lancia una nuova sfida e prevede di proiettare le sue fotografie sugli alberi della foresta amazzonica, in collaborazione con l'associazione svizzera Aquaverde.
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Totalmente innovativo, l'artista propone un nuovo modo di praticare la street art: non si degrada né danneggia mai. Praticando la Street Art 2.0, il suo desiderio di esporre a quante più persone possibile lo porta a creare opere effimere, appendendo le sue fotografie sui muri delle città.
Portando questa logica all'estremo, sta conducendo un nuovo progetto “Painting with Light”. Si tratta di proiettare le sue opere fotografiche sulle pareti dei monumenti. L'artista ha esposto le sue proiezioni di luce a Barcellona, Marsiglia, Parigi, Cannes durante il festival, all'Avana durante la Biennale Internazionale d'Arte Contemporanea e in Val d'Isère e Cran Montana sulle montagne innevate.
Philippe Echaroux seleziona il momento e il luogo della proiezione con precisione e metodo per ottenere l'effetto migliore. Andando sempre oltre i suoi limiti, ora progetta su tutti i supporti: i muri di un monumento, un ponte, una facciata, un albero o anche sulle rovine.
Le opere durano solo poche decine di minuti ma l'artista le immortala utilizzando la sua macchina fotografica. Queste fotografie vengono successivamente lavorate su legno o stampate su pellicola, permettendo all'artista di esporle in numerose gallerie.
Per l'anno 2016 l'artista lancia una nuova sfida e prevede di proiettare le sue fotografie sugli alberi della foresta amazzonica, in collaborazione con l'associazione svizzera Aquaverde.
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