Nato nel 1932 da una famiglia di emigranti dall'Europa centrale, Marc Held è considerato uno dei designer essenziali degli anni '70. Cresciuto a Bagnolet, in un mondo permeato dall'ideale comunista, trovò rifugio presso la madre a Corrèze durante l'occupazione. dove ha scoperto la natura e l'architettura contadina. Di ritorno alla Parigi degli anni Cinquanta, è tempo di teatro con TNP di Jean Vilar, jazz nelle cantine di Saint-Germain. Marc Held aveva quasi vent'anni e scoprì la fotografia. Con il "cuore negli occhi", secondo la formula di Philippe Soupault, Marc Held, spinto dal desiderio di testimoniare, ha catturato per dieci anni con una Contessa, poi con una Leica M3, il piccolo mondo che lo circonda: la Parigi dei poveri del dopoguerra, le manifestazioni politiche, i bambini che studiano, i giochi, le giostre e gli spettacoli di marionette, gli adulti in spiaggia, la Corrèze della sua infanzia, le prime fughe lontano dalla città o dalle periferie in costruzione. Marc Held guarda i suoi contemporanei attraverso il filtro della propria umanità e mostra gli uomini in una luce positiva. Furono anche gli inizi del design che scoprì nelle vetrine di Knoll o Mobilier International, un ambiente che lo affascinò e di cui decise di diventare uno degli artigiani. Nasce così e si sviluppa attorno alla fotografia, all'edilizia abitativa, al design, all'architettura d'interni e poi all'architettura stessa, un lavoro dove saranno sempre presenti i valori umanistici e culturali instillati nella sua infanzia. Nel 1960 opta definitivamente per il design e l'architettura e crea il suo studio di design industriale a Parigi. Da questo periodo lavora con una clientela internazionale. Le sue creazioni di prodotti di uso quotidiano ottengono subito un grande successo mediatico. È in particolare l'autore del letto in plastica apparso sulla copertina del catalogo Prisunic nel 1968 e della famosa poltrona Culbuto pubblicata da Knoll. Partecipa alle maggiori mostre dell'epoca: Triennale di Milano, Eurodomus, e le sue opere compaiono in diversi musei. Dal 1974, forte di queste esperienze e senza abbandonare la pratica del design di prodotto, inizia davvero la sua carriera di architetto indipendente. Basando la sua pratica su una metodologia rigorosa e un coinvolgimento totale, rifiuta di produrre più di quanto pensa di poter controllare personalmente. Realizzò quindi opere notevoli, inizialmente di modeste dimensioni, ma che la stampa internazionale pubblicò con ampia diffusione: prevalentemente abitazioni private. Nel 1983, su richiesta del presidente della Repubblica, François Mitterrand, realizza l'arredamento interno dell'appartamento presidenziale e crea mobili eccezionali per l'Eliseo, in collaborazione con gli ebanisti del Tour de France: secretaire, credenze, sedie e tavolo della sala da pranzo. E nel 1990 è stato nominato Ufficiale delle Arti e delle Lettere. Il suo lavoro fotografico, ricco di quasi 300 immagini, come il suo lavoro di designer e architetto, rivela le radici e il significato di un lavoro guidato dalle aspirazioni di una società in cambiamento desiderio di un creatore classico e libertario allo stesso tempo. Il suo lavoro di fotografo è stato elogiato da molte personalità come Jack Lang e Agnès Varda che ha preceduto il suo primo lavoro fotografico.
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