Jacques Renoir, atavismo obbliga, (pronipote di Auguste Renoir, nipote di Jean Renoir) afferma molto presto la sua passione per le immagini e la fotografia. Diplomato alla Scuola Tecnica di Fotografia e Cinematografia Louis Lumière, è assistente dei più rinomati direttori della fotografia e registi (Vadim, Claude Sautet, Granier Deferre, Lewis Gilbert, John Frankenheimer, ecc.) ma la sua curiosità di scoprire il mondo lo porta al seguito di Calypso e Cousteau per 7 anni filmando e dirigendo episodi della famosa serie TV. Quattro nomination e un premio Emmy coronano questa collaborazione. Poi prosegue con i grandi reportage: Bangladesh, Corea del Nord, Libano... per la tv. Finalmente di nuovo in Francia per riconnettersi con il cinema e la fiction televisiva (Navarro…) Autore di una biografia romanzata su Renoir e i suoi cari “Le tableau Amoureux” a Fayard adattata per il cinema “Renoir” con Michel Bouquet nel ruolo di Auguste Renoir. La sua passione è sempre rimasta la fotografia. Le foto catturate durante questi viaggi rinascono attraverso la magia della tecnologia digitale. Sperimenta e le sue fotografie "Lacerated Posters" tendono verso un'espressione plastica vicina alla pittura ma mette anche per coincidenza forme e colori in una serie di foto in formato APS. Dopo questa retrospettiva al Museo della Fotografia di Mougins, poi una mostra tematica “Impronte” presso la cappella dei penitenti bianchi di Vence. Espone a Parigi alla galleria Bernheim-Jeune poi in rue de Seine alla galleria "Au fond de la cour-" una serie di grande formato "Collisions". Da allora ha lavorato su temi diversi: gli studi degli artisti, gli ulivi di Renoir, il nudo, l'ombra e la luce, gli schizzi di viaggio, il rilievo, la danza e il movimento, i materiali del paesaggio.....
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