Biografia
Christine Duflo - Ritagli di carta.
Ritagli come un invito al viaggio,
Con molteplici vagabondaggi,
Dalle tessiture ai paesaggi, dalle immagini ai miraggi,
Un'altra forma di linguaggio.
All'inizio del 2008, la mia storia personale mi ha portato, in modo inaspettato e misterioso, a ritagliare la carta, attingendo a personali fonti di ispirazione.
Autodidatta, ho sempre nutrito una grande curiosità per il mondo delle arti e della cultura, in particolare per le arti dello spettacolo, la musica e la letteratura.
Un foglio di carta, qualche tratto di matita per definire zone di taglio, direzioni, limiti, ho ritagliato ogni dettaglio con un taglierino senza fare uno schizzo preventivo. Si arriva poi alla sovrapposizione di più fogli tagliati, in un'opera dalla quale è volutamente escluso ogni materiale adesivo.
Intrecciati in un commovente paradosso, gusto del segreto e desiderio di rivelare, in una tecnica dove ogni gesto di taglio è irreversibile. Il taglio è una tecnica curiosa, dove i segni sono, a seconda dell'occhio, nel materiale assente o nel materiale rimanente.
Con un taglierino ottengo ciò che una matita o un pennello non possono permettermi. Il materiale cartaceo e lo strumento si adattano ai miei pensieri e alla mia mano. Mi permettono nello stesso tempo, vibrazioni improvvisate, scritte applicate e geometrie imperfette, variazioni dal più al meno nero, dal più al meno ritagliato, dalla grafica più semplice a quella più sofisticata.
Queste creazioni nascono da un susseguirsi di sperimentazioni, ricerche di forme, trasparenze e sovrapposizioni, spesso lentamente, a volte compulsivamente, in modo casuale o spontaneo, come una serie di variazioni.
A volte intreccio gli scampoli, innanzitutto piccole strisce di carta provenienti da creazioni precedenti e meticolosamente selezionate e conservate.
Nel 2015, per rispondere a un bando di progetto del Moulin du Got (87), ho esplorato la tessitura degli scarti di stampa recuperati dai contenitori per il riciclaggio delle tipografie normanne.
Il lavoro di tessitura prosegue in contrappunto, con altri ritagli di stampa ma anche manifesti, programmi, volantini basati su scoperte, incontri e occasioni di collaborazione.
Un'intera filiera grafica ha già lavorato su questo materiale, che sarà presto destinato alla cernita della carta. È la base delle creazioni, come una tavolozza di grafiche e colori.
Tagliando decostruisco la composizione originale per creare, attraverso la tessitura, uno stile completamente nuovo. Tutto inizia con un necessario e intenso lavoro di osservazione con concentrazione sulla grafica, sui colori, sulla scrittura e sui possibili significati dell'opera... lasciando che la riflessione faccia il suo corso e che l'idea si imponga come punto di partenza del taglio dell'opera, poi ricomposizione e infine tessitura.