Ástríður J. Ólafsdóttir

Ha studiato all'Accademia di Belle Arti di Bologna, dove si è laureata nel 2013 con una tesi sul ritratto psicologico e sul rapporto artista-modella, per poi conseguire la laurea magistrale in arti visive nel 2016.

Ástríður fonde elementi culturali nordici con le tradizioni pittoriche italiane, esplorando il confine tra vita e morte, quiete e rinnovamento. Dal 2012, il suo linguaggio visivo distintivo l'ha portata a esporre le sue opere in numerose gallerie e mostre internazionali.

La sua esperienza nei tessuti aerei, una disciplina che prevede acrobazie eseguite sospese su tessuti, influenza la sua pratica pittorica, ispirando la serie Panneggio, che fa riferimento agli studi classici sui drappeggi per esaminare movimento e forma. Questa serie di dipinti raffigura figure velate che emergono da sfondi in ombra, con le morbide pieghe del tessuto che ne delineano le forme, evocando sia protezione che mistero. Attraverso toni blu intensi, grigi e un sottile chiaroscuro, cattura uno stato sospeso tra sonno e veglia, dove il velo diventa un mezzo di occultamento e rigenerazione.