Franco Fasoli

Nato in una famiglia di artisti, Franco Fasoli è stato uno dei primi artisti urbani ad esercitare a Buenos Aires negli anni '90 con il nome JAZ. Si evolse rapidamente verso il muralismo, spostandosi verso uno stile figurativo stilizzato.

Rappresenta inizialmente le icone della cultura argentina, poi un grande bestiario, pretesto metaforico per un discorso sociale e politico. Residente tra Barcellona e Buenos Aires, espone regolarmente dal 2013 nel continente americano ed europeo, mostrando battaglie di personaggi zoomorfi che mettono in discussione i temi della ricerca dell'identità e del divario sociale.

Nel 2015, ha deciso di mettere da parte la sua pittura per creare collage su carta (il più delle volte montati su tela) nella grande tradizione di Matisse. È con questa tecnica che nel 2016 ha realizzato al MAC di Lione un affresco lungo dodici metri che ha ricevuto molta attenzione.

Lo stesso anno, ha mostrato un'altra parte del suo tecnicismo alla Biennale di Street Art di Mosca con una scultura monumentale che mostra un poliziotto a cavallo rovesciato, come metafora del rovesciamento del potere in Russia, l'uso del polistirolo e poliuretano evidenziandone la natura fragile ed effimera. Franco Fasoli continua a creare affreschi in giro per il mondo, da solo o in collaborazioni come con il suo connazionale Elian o il suo amico Conor Harrington.

La Galleria Openspace lo rappresenta per la Francia.