Carol Aplogan

“Non sono un architetto e non mi considero qualcuno che conosce l'architettura. Molto semplicemente, mi appassiona aver osato approfondire per immagini questo tema così grande e complesso, con tutta l'umiltà che questo approccio mi dà. Viaggio per il mondo e le sue città con uno sguardo semplice e privo di tecnicismi, e spesso i miei sensi mi permettono di catturare un'immagine che non voglio deformare o falsificare con montaggi arditi, per rispetto dell'architetto che l'ha costruita, dice Carol Aplogan.

L'artista-fotografa non ricerca solo l'emozione, anche questa non è per lei l'unica definizione di Arte. La costruzione delle sue immagini può talvolta esserne priva. A dominare è solo la creatività. La realtà come supporto, la fotografia come espressione. L'esterno e l'interno mescolati insieme, trascrive un certo senso della sua realtà. Approfondisce il suo approccio incontrando architetti che intervista in formato video. Gli forniscono il complemento umano e tecnico (in ogni misura) necessario per nutrire la sua curiosità.

“Perché dovrei assolutamente portare sulla fronte l'etichetta di giornalista o di architetto per convalidare il mio diritto a questi incontri e interviste? È soprattutto una questione di connessioni e di rapporti umani", spiega l'artista. Un bellissimo messaggio sull'arte inclusiva aperto a tutti.