

Argentina
• 1963
Biografia
Felix è nato a Mar del Plata, Argentina, italiano da parte di madre. Ha studiato all'Università di Buenos Aires. Contemporaneamente frequenta vari studi di pittori rinomati. Nel 1996 riceve il Diploma in Architettura, primo della sua classe. Come pittore ha avuto numerose mostre personali e collettive. Ha partecipato ai Salons dell'Associazione degli Artisti Plastici dell'Argentina. Ha vinto diversi premi e ha partecipato a diversi team interdisciplinari su progetti artistici, tra cui il Primo Salon of Creativity di Buenos Aires. Nel 2002 si trasferisce a Parigi, dove riprende la sua carriera di architetto e artista visivo. Dal 2008 si dedica completamente all’arte. Espone regolarmente in Francia e negli Stati Uniti. Nel 2014 ha tenuto una mostra e diverse attività presso “SciencesPo”, l’Istituto di studi politici di Parigi. Le sue opere fanno parte di numerose collezioni in diversi paesi. Félix Aberasturi non si accontenta mai di ciò che può semplicemente ottenere. La sua esigenza è quella di guardare sempre oltre le apparenze, fino al cuore stesso della sua creazione, dove vengono svelati i misteri più segreti del sentimento che suscita lo sguardo sui suoi dipinti. Ha una chiara intenzione di portare con sé lo spettatore, ma anche di rispettare chi decide di restare in superficie, nella prima lettura delle sue opere, evitando di seguire il Coniglio di Alice dall'altra parte dello specchio. Felix Aberasturi presta grande attenzione ai dettagli durante la progettazione delle sue opere e allo stesso tempo lascia ampio spazio al caso. ?Funziona in diverse fasi. Innanzitutto la ricerca dei soggetti, dei personaggi e di tutti gli accessori necessari a creare l'illusione della realtà nelle sue foto composte. Per farlo, attinge a una biblioteca inesauribile e sorprendente di immagini antiche e contemporanee. Rielabora le immagini tramite la digitalizzazione: un intervento chirurgico radicale per alcuni di questi personaggi, una ricreazione completa per altri. Questa è la fase del fantasticare, del funambolo che gioca con i sentimenti mantenendo l'equilibrio tra immaginario e reale. Si tratta anche di un lungo lavoro di costruzione per produrre una “foto” che renderà possibile l’accesso dello spettatore a questo mondo parallelo creato dall’artista. ?In secondo luogo, sceglie un supporto: carta fotografica, collage su legno, Dibond, a volte stampe su fogli di carta per ricomporre le immagini nello stile dei manifesti della Metro. In ogni caso, ha un'intenzione precisa che aggiunge qualcosa alla composizione. Poi arriva la terza volta, quella del colore. È qui che lascia che il suo inconscio parli più liberamente; a prescindere dalla scelta della tecnica - olio, china e raramente acrilico - l'opera, sia essa coloristica o più astratta attraverso macchie e strappi, porta la metamorfosi finale e definitiva delle sue immagini che diventano vive. È l'uso della pittura a scatenare la magia delle sue opere e a fornire la chiave per cercare di svelare tutti i segreti che si celano dietro di esse. “L’opera dell’artista visivo Félix Aberasturi ci colpisce per il suo potere di agire sull’inconscio collettivo. Al di là dell'immensa bellezza dei soggetti e dei colori, ogni personaggio, ogni figura umana sembra far parte della nostra famiglia. Retrò e futuristica al tempo stesso, questa architettura onirica ci lascia con un leggero sapore di "déjà vu", come quando ascoltiamo una melodia per la prima volta e ci dà l'impressione che sia stata composta per noi", afferma Oscar Sisto che segue l'artista da anni. ?
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