CHEYCO LEIDMANN Cheyco Leidmann è un artista visivo, il suo nome è sinonimo della forza e della potenza delle sue immagini, per la qualità e il vigore del suo lavoro. Mette in scena un universo grottesco, incoraggiando lo spettatore ad entrare nel suo teatro erotico e burlesco che crea un universo irreale dove sogno, fantasia e realtà si incontrano. La sua carriera attraversa vari generi come gli studi cinematografici, la sceneggiatura oltre a quadri e film assegnati - Ha ottenuto il suo primo successo in libreria negli anni '80 "Foxy Lady". monografia ristampata cinque volte, è distribuita in diversi paesi e selezionata da Vogue come libro cult degli ultimi cinque decenni. A partire dagli anni '80 Cheyco Leidmann ha stabilito un nuovo stile visivo unico, d'avanguardia, con un espressionismo 'tagliente', inimitabile una magica arte della messa in scena, e impone il suo sguardo nel libro 'SILICON'. Ha scoperto un ambiente in America di sottile banalità che, alla fine, è diventato mostruoso. Un luogo popolato da donne tettone, con tacchi a spillo oversize, con corpi confinati che indossano abiti attillati dai colori iperreali, in posa provocatoria, accanto ad auto, legate e con i volti mutilati al punto da renderli irriconoscibili, immagina un'America senza sangue, Fantasia surreale e talvolta inquietante nata dalla violenza, dalle ossessioni e dal sesso. Queste strane situazioni, mescolate con una certa sensualità con realtà e finzione. La sua visione artistica ha influenzato il mondo della fotografia, ha influenzato registi, direttori creativi, stilisti, musicisti e una generazione di fotografi con i suoi colori iperrealistici, la loro incoscienza e la loro provocazione. Continua a ispirarli oggi. Ha ottenuto numerosi prestigiosi premi per le sue immagini, tra cui il New York Creative Director Club Gold Award. Le sue immagini sono diventate un 'marchio di fabbrica' e, se il suo stile si è evoluto, subito copiato, recuperato, ammirato, criticato, resta immediatamente riconoscibile tra tutti. Seguirono sette monografie che furono oggetto di mostre in gallerie e musei. Queste immagini classiche sono molto richieste dal mercato dell'arte. Tra il 2002 e il 2004 arrivò un periodo di autopunizione, un cambiamento radicale era inevitabile: il 2006 segnò l'inizio di una nuova era con numerosi impegni nelle gallerie d'arte contemporanea. L'anno 2008 segnò l'inizio della sua nuova pubblicazione "Toxytt". periodo più concettuale. Ha in gran parte abbandonato la sua 'visualità' per sperimentare un linguaggio non convenzionale e quasi disarticolato. Da persona impegnata, Leidmann attacca "i demoni sociali, osserva la realtà e la spoglia dei suoi artifici per rivelarne solo la perversione e l'assurdità". in tutta la sua crudezza, un mondo irreale che ci spaventa. Cheyco Leidmann lavora a stretto contatto con il suo direttore creativo Ypsitylla von Nazareth. Collezione permanente Cheyco Leidmann Silicon Museo Nicéphore Niépce, Francia maggio 2014
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