Benoît Polvêche lavora l'acciaio e trasforma questo materiale indisciplinato, rigorosamente rettilineo, minerale e industriale, in una flora e un bestiario intuitivi e organici. Le sue creature, ispirate dalla ricchezza del biotopo, reinventano una flora e un bestiario che fondono le specie al punto da proporre nuove mutazioni alla natura, minacciata dall'attività umana. Applicando direttamente il metallo attraverso una combinazione di tecniche tradizionali e moderne, crea, in una sperimentazione sfacciata e libera, pezzi unici la cui eleganza e fantasia ci offrono uno specchio poetico del mondo vivente.
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