

Biografia
Fotografo da oltre 40 anni, Carlo d'Orta è passato da un iniziale approccio documentario a scatti di ispirazione astratta o metafisica/surrealista. Si concentra sulle forme essenziali e sulle combinazioni geometriche prodotte dalle strutture architettoniche intrecciate nelle nostre città (serie "Biocities") o dai riflessi sulle finestre dei grattacieli (serie "Vibrations").
Linee, intersezioni, combinazioni non sono modificate in post-produzione o con un computer. Queste forme sono prese per quello che sono, come una nuova meta-realtà urbana che assume un significato quasi biologico. Le architetture sono indagate non in modo descrittivo, ma in modo "biologico", esponendo la struttura epidermica vibratoria che costituisce la "pelle" delle nostre metropoli.
“Biocities” fa parte di un movimento più ampio che mira a riconnettere l’ecosistema urbano con quello naturale, attraverso azioni dirette volte a ricreare un ambiente che sia allo stesso tempo biologicamente ricco e tecnologicamente avanzato.
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