Yves Lévêque

Yves Lévêque è nato nel 1937, da madre del Quebec e padre del Limosino. Nel 1967, giovanissimo, lascia Parigi e si stabilisce in campagna, prima a Yvelines, poi a Beauce e infine a Thimerais.

È in questo ambiente, nel cuore della natura, che vive da più di trent'anni Yves Lévêque, un gran lavoratore al di fuori della moda.

Su formati molto grandi o piccoli, pieni di materia o molto delicati, Yves Lévêque dipinge la pianura, l'universo culturale. Il suo vocabolario rivoluziona l’idea stessa di campagna. Lontano da ogni astrazione, riformula tutto: la terra, il trattore, il camminatore sui sentieri, ecc.

Come scrive Michel Tournier a proposito del dipinto di Yves Lévêque: “La pianura è segretamente opulenta, la pianura nuda e vuota è piena di ricchezze invisibili. Questa terra apparentemente ingrata nasconde energie latenti che si concentrano in raccolti dorati (….). Ci sono tempeste in questa terra dove dormono strati di energia accumulata (…). Esplosione lenta, esplosione silenziosa...".

La Galerie Guillaume ha esposto Yves Lévêque nel 2006 “Terres nouvelles”, nel 2007 “A fleur de terre” in occasione dell'uscita della sua monografia con un testo di Germain Viatte e nel 2009 “Lepus”, così come Imago (2011 ), L'albero cavo (Palais Bénédictine, Fécamp, 2012), Dipinti recenti (con Thierry des Ouches, 2014), Yveline (2017) e Gli uccelli profumano il bosco (2020).