Samuel Lugassy

È stato grazie a suo zio, un pazzo appassionato che gli ha trasmesso il virus, che Samuel si è avvicinato alla fotografia. Ed è armato del Nikormat, offertogli da questo mentore, che muove i primi passi.

A 17 anni; perlustra il festival di Cannes per confrontarsi, senza accreditamento, con i professionisti.

Studia poi storia e diventa assistente di Guy Pascal, fotografo di still life il cui talento rivive sulle pagine delle principali riviste femminili. Prosegue il suo apprendistato lavorando come assistente presso Studio Elle, una nuova struttura dove si esprimono i fotografi che realizzano la rivista, ma che accoglie anche grandi nomi che lo desiderano. Allena il suo occhio e la sua tecnica sulle lenti a contatto.

Collaboratore fisso della rivista Sofa, antenata di So Foot e dei suoi derivati, si specializzò poi nella ritrattistica, convinto che per lui fosse il modo migliore per raccontare storie e vite.

Oggi Libero Professionista, continua la sua avventura svolgendo lavori personali sempre su questo tema. Questi ultimi viaggi lo hanno portato nell'est dell'Europa e ogni incontro, sul ciglio di una strada o in un club sportivo, alimenta la sua ricerca e il suo lavoro sull'identità.