

Biografia
Nato nel 1979, K'trY, alias Julien Lebbihi (o LE2BHI), è sempre stato attratto dai graffiti, dai tagging e per estensione da tutti i tipi di calligrafia. Alla ricerca di una libertà di linea controllata.
Ceramista, il suo lavoro grafico sulla terra lo porta a esplorare altri media.
Julien Lebbihi ha scoperto i graffiti quando aveva otto anni. Da allora non ha mai smesso di guardare i graffiti sui muri, poi i loro fratellini, le targhette. Il suo soprannome si è evoluto da King a King Tryvers, contraendosi in K'try. Successivamente adottò un altro soprannome: Dago, in omaggio al Dago Red di J. Fante, termine dispregiativo e discriminatorio nei confronti degli italoamericani che si può tradurre con "big red", l'equivalente del nostro rital o maccheroni. Dago è un modo per dire “sono ai margini, mi disprezzi ma ti faccio incazzare”. Usa l'uno o l'altro soprannome a seconda dei suoi desideri grafici.
Non ha mai smesso di scrivere graffiti. Ed è proprio collegando graffiti e ceramiche che tutto ha preso significato.
Artisticamente, Julien Lebbihi si paragona ad un animale solitario. Leggermente influenzato dal ricordo dei pittori impressionisti della sua infanzia, cita Sisley. Ma anche Rembrandt e Turner. Oggi segue Lady K, JonOne e tanti altri. Da adolescente, i suoi eroi erano i P19, la crew di graffitisti (Pest, Penr, spyr, Bab2 ecc.) che operava nella periferia sud, vicino a Massy Palaiseau.
Nei graffiti, non è mai soddisfatto di una lettera finché non riesce a trasmetterle un'emozione: rabbia, tristezza, timidezza, gioia ecc... Quando dipinge, Julien cerca l'equilibrio, il lavoro della forma che compongono questi grappoli di linee.
Nationalità
Movimenti artistici