

Biografia
Dorazio è nato a Roma. Suo padre era un impiegato statale, mentre sua madre era interessata alla storia e all'arte. Dorazio ha frequentato il Liceo Giulio Cesare (liceo) a Roma. Durante la seconda guerra mondiale, nel 1943, la famiglia fuggì nella provincia d'Abruzzo, da dove era originaria. Dopo la liberazione dell'Italia e la fine della Guerra Civile, Dorazio lavorò brevemente come traduttore per l'esercito britannico. Dopo la guerra iniziò a studiare architettura all'Università di Roma. [1]
Influenzato da futuristi come Gino Severini, Antonio Corpora, Enrico Prampolini e Giacomo Balla, si dedicò alla pittura, ma l'avversione per le loro visioni marcatamente di destra lo spinse ad allinearsi con la sinistra. artisti come Renato Guttuso. [2] Insieme a Pietro Consagra, Achille Perilli e Giulio Turcato, nel 1947 contribuisce alla formulazione di un manifesto e alla creazione di un gruppo di artisti astratti denominato Forma I. Sebbene intriso di tendenze socialiste, il gruppo non aderisce alla critica sociale realista sostenuta da Guttuso. ma proponeva di recuperare l'astrazione del movimento futurista. Nel 1947 Dorazio vinse un premio e uno stipendio dal governo francese per studiare all'École des Beaux-Arts di Parigi. [3]
Nel 1950, Dorazio, con gli artisti Mino Perilli e Guerrini, partecipò alla fondazione di L'Age d'Or, una libreria/galleria dedicata all'arte astratta. Nel 1952 promosse con Alberto Burri, Ettore Colla ed altri la fondazione Origine e diresse la rivista Arti Visive. Nel 1953, in rappresentanza dell'Italia, visitò per la prima volta gli Stati Uniti per partecipare al Seminario estivo internazionale presso l'Università di Harvard, Cambridge, MA. Quell'autunno si trasferì a New York e vi rimase fino al 1954. In ottobre Dorazio tenne la sua prima mostra personale alla One-Wall Gallery di George Wittenborn.
Nel 1955 pubblica "La Fantasia Dell-Arte Nella Vita Moderna", una recensione sull'arte moderna in Italia. In questo libro, dice il critico Christopher Masters, Dorazio avanzò la sua convinzione, forse con eccessivo ottimismo, che "l'arte astratta potrebbe cambiare il mondo... che proprio come la scienza e la tecnologia hanno distrutto le barriere tra culture diverse, il nuovo stile "porterebbe a" ; civiltà universale"." [4]
Nel 1961 ricevette il Premio Kandinsky a Parigi [5].
Nel 1959, fu invitato a insegnare al programma della Graduate School of Fine Arts presso la School of Design dell'Università della Pennsylvania. Ha insegnato pittura alla scuola di specializzazione dal 1960 al 1969, un semestre all'anno, dividendosi tra gli Stati Uniti e l'Italia. Nel 1970 torna a vivere e lavorare a tempo pieno a Roma. [6] Nel 1974 trasferisce il suo laboratorio da Roma in Umbria, vicino a Todi. Ha continuato a lavorare ed esporre fino al 2004.
Descritto come un "personaggio schietto e indipendente" che era "l'opposto del politicamente corretto", l'uso dei materiali e dei colori da parte di Dorazio non è cambiato molto nel tempo. È noto soprattutto per aver realizzato dipinti con spesse fasce di colori vivaci e griglie tratteggiate. [7] Sebbene astratti, non trascurano né i dettagli né la complessità. Il suo stile rientra in quella che Clement Greenberg descrisse in seguito come "astrazione post-pittorica".
Nationalità
Categorie


United Europe- France
Piero Dorazio
Stampe - 76 x 58 x 0.2 cm Stampe - 29.9 x 22.8 x 0.1 inch
1.200 €










United Europe - France 1
Piero Dorazio
Stampe - 76 x 58 x 0.1 cm Stampe - 29.9 x 22.8 x 0 inch
Venduto


Composizione A Colori
Piero Dorazio
Stampe - 56.5 x 77 x 0.1 cm Stampe - 22.2 x 30.3 x 0 inch
Venduto


San Gallo 1968-1985
Piero Dorazio
Stampe - 69.5 x 49.5 x 0.1 cm Stampe - 27.4 x 19.5 x 0 inch
Venduto

Scavezzacollo 1968-1985
Piero Dorazio
Stampe - 49.5 x 69.5 x 0.1 cm Stampe - 19.5 x 27.4 x 0 inch
Venduto



United Europe - France 2
Piero Dorazio
Stampe - 76 x 58 x 0.2 cm Stampe - 29.9 x 22.8 x 0.1 inch
Venduto
