George Tjungurrayi

Rappresentante sobrio e intenso dell'arte Pintupi, George Tjungurrayi si distingue soprattutto per la forza espressiva della composizione, la potenza del tratto, l'energia, il dinamismo della linea e gli effetti ottici. È tra gli artisti più brillanti e attivi degli anni '90 e 2000. Nato intorno al 1947, fu portato a Papunya con altri Pintupi nel 1962, vivendo prima in modo nomade e molto tradizionale. La sua personalità, la sua conoscenza e la sua carriera di artista internazionale lo rendono uno dei leader Pintupi. È un colosso, un uomo di statura imponente, molto imponente, con grandi cicatrici che gli attraversano il petto. Ma il suo sguardo sembra sempre altrove – nel Sogno? Non deve fare altro che lasciare emergere dentro di sé e sulla tela ciò che sembra intravedere in lontananza, dentro. E poiché spesso mi viene chiesto se gli artisti realizzano un disegno preparatorio, chiariamo che non è mai così. Il dipinto sembra prendere vita da una matrice che è lì, in questo mondo da sogno. Naturalmente si tratta solo di retorica poiché in linea di principio questi motivi affondano le loro radici nelle cerimonie, fin dalla notte dei tempi. Le superfici si incastrano, si spostano, si adattano attraverso un misterioso percorso tracciato dall'interno. Lì, senza dubbio, ci troviamo di fronte a un dipinto contemporaneo e, allo stesso tempo, sentiamo la potenza e la magia del Sogno. Questa magia del Sogno diventa allora visibile anche a noi, non iniziati ai suoi misteri. Collezioni: Musée du Quai Branly, Parigi, The Holmes a Court Collection, Perth, Art Gallery of South Australia, Adelaide, Corte Suprema del Territorio del Nord, Darwin, Grõninger Museum, Groningen, Paesi Bassi, The Kelton Foundation, Santa Monica, USA, National Gallery of Victoria, Melbourne, Università della Virginia, USA, Corrigan Coll,...