Hei Yue

Nato a Xining, provincia del Qinghai nel 1967, Hei Yue (Ji Shengli) si è laureato all'Università del Qinghai nel 1989. Vive e lavora a Pechino. L'artista ha partecipato a festival internazionali come il Dashanzi International Art Festival (Pechino, 2005) e la terza edizione del China-Japan Performance Art Exchange Project nel 2006. Il suo lavoro è stato presentato allo Shijiazhuang Contemporary Art Museum (Shijiazhuang, 2007). , alla Deborah Colton Gallery (Houston, 2008) e più recentemente alla Galerie Paris-Beijing per la mostra collettiva Incarnations (Parigi, 2012). L'artista Ji Shengli adottò lo pseudonimo "Luna Nera" (Hei Yue) al momento della sua partenza dal collettivo artistico Yuanmingyuan, allora all'apice della sua produzione artistica. Dopo il suo soggiorno in Giappone a partire dal 2001, Hei Yue, fino ad allora pittore di questo gruppo d'avanguardia, inizia a collegare fotografia e performance, segnando una notevole evoluzione nella sua produzione artistica. 123 Buttocks è il titolo della sua serie di performance più famosa, acclamata tanto in Giappone quanto in Cina e negli Stati Uniti. Hei Yue usa con umorismo simboli di autorità per sfidare le convenzioni stabilite, adotta un atteggiamento provocatorio e impertinente per porre serie questioni politiche e sociali. L'artista indossa un costume da lui stesso creato, ispirato ai pantaloni con spacco che indossano tutti i bambini cinesi, i pantaloni lasciano intravedere il sedere. Dritto e dignitoso, l'artista inizia quindi a sculacciarsi brandendo diversi giocattoli usati come accessori. Hei Yue sceglie sempre con grande cura i diversi luoghi e le occasioni in cui appare. Voltando le spalle al pubblico, rivela le sue natiche, facendo riflettere gli spettatori dal proprio punto di vista. Appare regolarmente davanti a simboli del potere o della tradizione: agenti di polizia, monaci buddisti, pescatori giapponesi, donne in abito da sposa... L'uso degli accessori diventa sempre più importante nelle sue performance fino a prendere un posto centrale. Nel 2004, Hei Yue parte per New York e a Central Park, Time Square, Chelsea, continua la sua "autodisciplina" che documenta sotto forma di film, lo vediamo portare con sé un peluche e una scimmia rosa vestita una maglietta con la scritta "I heart NY". Ritornato a Pechino nel 2005, utilizza ogni tipo di accessorio, compresa una frusta dotata di vibratore che fissa all'estremità di un lungo bastone, come una lancia minacciosa. Simbolo di potere e dominio, brandisce quest'arma, sfidando una formazione di agenti di polizia mostrando le natiche. Più recentemente, ha prodotto una serie di dipinti ad olio e sculture che trattano lo stesso argomento delle sue performance. L'atto della sculacciata, nelle sue fotografie, dipinti e sculture, esprime il rifiuto dell'artista di farsi risucchiare dal mondo degli adulti e dai loro giochi sporchi e corrotti in favore di uno stato quasi infantile e di un'ingenuità ancora ostinata.