
Babbles - Bafouilleurs
Corine Borgnet
Disegno - 240 x 210 x 10 cm Disegno - 94.5 x 82.7 x 3.9 inch
12.000 €
“Corine Borgnet sviluppa nel tempo un'opera che si costruisce nella sua singolarità. Sfidando i vincoli, sia tecnici che estetici, si lascia guidare dalle sue mitologie personali e trova il mezzo più appropriato per lasciarle svelare. Post-it, resina, ossa di pollo, farfalle, oggetti riciclati, cera, carboncino, pittura, scultura, disegno, fotografia, video... qualunque sia il materiale, in qualunque modo... Prima viene l'idea, poi viene il fare e il know-how. Si interessa al mondo del lavoro, (in un periodo che va dal 2002 al 2012) alla ripetitività dei compiti, alla gestione che disumanizza il dipendente, o all'urgenza dei ritmi con cui i lavoratori sono costretti a introdurre, attraverso l'arte, il pensiero. nel mondo degli affari. Allo stesso tempo, il mondo dell’infanzia, o meglio della fine dell’infanzia, la attrae e la affascina (vi è tornata dal 2005 al 2015) attraverso il disegno o la scultura che mostrano esseri ibridi e ambigui che tanto possono disturbare quanto attrarre. Il gabinetto delle curiosità, la vanità, il sesso, l'amore e la morte, sono tutti temi seri e immutabili che ricorrono nel suo lavoro e che tratta con un umorismo non privo di serietà, o per dirla diversamente che esprime con un mezzo birichino, sorriso mezzo stridulo. Dal 2015 ruota attorno alla borghesia. L'artista lo sonda, lo osserva, lo scruta. Ecco cosa lo porta alla particella... Questa famosa preposizione nobiliare che indica generalmente l'appartenenza della famiglia alla nobiltà. Tuttavia, contrariamente a quanto si crede, la particella non può essere presa come segno di nobiltà (così come la sua assenza impedisce di essere nobili) e tuttavia - grande virtù di una preposizione - questo piccolo frammento resta spesso considerato come l'elemento costitutivo di nobiltà stessa. Non avendone uno nel cognome, ma discendente da una famiglia socialmente degradata, Corine Borgnet guarda con sguardo divertito e iconoclasta queste regole sociali e mondane, disprezza le convenzioni e infrange i tabù. »Isabelle de Maison Rouge
Corine Borgnet vive e lavora a Parigi ed espone regolarmente in Francia e all'estero.
Oltre alle sue mostre personali come “L'Ultima Cena” alla galleria Valérie Delaunay (Parigi, 2020), “Eternal Loves” al Museo Dali (Parigi, 2019) o alla galleria The Phatory (New York, 2006 / 2007) , presso la sede delle Nazioni Unite (New York, 2005) e presso l'Alliance Française della Columbia University (2002), il suo lavoro è stato presentato anche in mostre collettive come al Comines Warneton Art Center (Belgio, 2020), al Museum of Decorative Arts in Paris in occasione della mostra Marche et Demarche, al Museo d'Arte Moderna di Parigi (2019), al Georges V Art Center di Pechino (2019), Anatomy of a Fairytale presso Pornback (Germania, 2018), presso al Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Strasburgo (2016), alla biennale Hybride 3 (2014 e 2020) nonché all'Institute of Contemporary Arts di Londra (2001) e all'ArtistSpace di New York (2001).
Ha partecipato a diverse fiere: DDessin, Salon de Montrouge (2020), fiere: Galeristes (2021), Art Paris (2022). La sua installazione “L’Ultima Cena” è stata esposta nella mostra “Le Goût de l’Art” allo Château du Rivau (Lemeré, 2021) poi all’Abbaye de l’Escaldieu nel 2022. Nel 2022 ha partecipato alla mostra “Flowers ” al priorato di Salagon, la mostra “Donne guerriere, donne in combattimento” alla Topographie de L'art di Parigi e al centro d'arte LaBanque di Béthune.
Disegno - 240 x 210 x 10 cm Disegno - 94.5 x 82.7 x 3.9 inch
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