
Biografia
Danielle Aspis ha scelto di documentare la vita attraverso una teatralità giocosa, trasformando gli spazi di produzione, creazione e ricezione in luoghi di ricerca estetica, delimitati da modalità digitali. Il suo spazio produttivo è la vita, e tutto può essere pretesto per un pensiero innovativo che si concretizza sia sotto forma di scritti, sia sotto forma di opere artistiche originali. Il suo spazio creativo è il suo spazio mentale, influenzato dalla sua cultura teorica e artistica. Il suo spazio di accoglienza sono la galleria, i social network e il suo sito web. La sua ricerca sul colore nasce dall'incontro con l'arte astratta; è particolarmente affezionata alle opere di Karel Appel e Jackson Pollock.
Va oltre la fotografia classica con un lavoro seriale sperimentale ed esplorativo sulle variazioni formali e cromatiche rese possibili da Photoshop. Ciò si traduce in immagini smaterializzate, astratte o fittizie, contrariamente alle consuete pratiche commerciali, per dare vita a un immaginario plasmato dal suo viaggio ricco di ricerca ed esperienza intorno all'arte fotografica e all'arte contemporanea. Le modalità digitali consentono di muoversi verso una poeticizzazione dello spazio e di offrire un abbellimento associato a un dialogo sulle sfide dell'Arte di oggi.