

Biografia
Nato nel 1988 ad Audincourt nel Doubs, Thomas Meillet è un pittore autodidatta.
Bambino riservato, gli piace rifugiarsi nel disegno, è per lui un mezzo di espressione poiché si sente diverso dagli altri bambini, in disparte. Da adulto descrive il suo rapporto con la società come un'incompatibilità con il 50% di colpe condivise. Riesce tuttavia ad adattarsi ai codici della società attraverso un'educazione premurosa e un'infanzia felice in cui i suoi genitori gli hanno dato l'opportunità di esprimersi a modo suo, senza cercare di limitare la sua autenticità.
La sua carriera scolastica è senza cancellature. Dopo il diploma di maturità, inizia a studiare alla facoltà di sport di Besançon, ma non trova più il suo posto e non si vede nella professione di insegnante di sport, descrive questo esercizio come un ruolo da svolgere, come una mancanza di autenticità che sente ha bisogno di fiorire.
Thomas decide allora di cambiare strada e, dopo aver superato il concorso, viene ammesso all'Ecole Nationale Supérieure d'Architecture de Lyon. Inizia il primo anno e le sue lezioni gli permettono di scoprire e prendere coscienza dell'arte. Durante i suoi studi incontra artisti, scopre la quotidianità di questa vita che descrive come un “sogno” ma lascia questo sogno dormiente per rimanere in sintonia con la realtà della società.
La vita di Thomas viene sconvolta dopo un periodo in un ospedale psichiatrico seguito a quello che lui stesso definirebbe "un viaggio fuori strada", un esaurimento sia professionale che personale. Questo evento gli permette tuttavia di affinare la sua sensibilità verso l'arte, di vedere il mondo in modo diverso.
Tenta allora nonostante tutto di riprendere gli studi, ma la sua visione delle cose è cambiata dopo il ricovero in ospedale. Il mondo non lo guarda più nello stesso modo, e anche lui lo vede in modo diverso. È qui che comincia a disegnare, a creare. È uno sfogo, un modo per comunicare in modo diverso, per lasciare un po' più di spazio all'autenticità e alla creatività e meno al pragmatismo.
La malattia è stata un volano nel suo sviluppo personale e artistico; nel 2013 ha iniziato un lungo periodo di creazione “underground”, senza osare esporre il suo lavoro, senza mostrarlo. Fino al 2019 ha dipinto nell’ombra.
Ma Thomas non si ferma al disegno, sia esso figurativo o astratto. Gli piace anche lavorare con vari materiali (legno, cemento, argilla, metallo, ecc.). Suo nonno, falegname di mestiere, gli ha trasmesso questa passione. Decide di iniziare la formazione nel campo della falegnameria di montaggio, ma non trova la sua strada. È stato allora, nel 2019, che ha deciso di lanciarsi come pittore e di farne la sua attività principale. Seguiranno le sue prime mostre, le sue prime vendite ed i primi riscontri convincenti ed incoraggianti sul suo lavoro.
“La mia arte potrebbe essere descritta come la scrittura esoterica, questi segni che, una volta insieme, e secondo una moltitudine di possibilità, danno un’energia, a volte elettrica, altre volte che potrebbe somigliare ad un vortice, ad un’infinità di pensieri, qualunque esso sia, l'energia che ne sprigiona è sorprendente. I segni sfidano, interrogano… a seconda dell'evoluzione delle energie, i segni, le forme si muovono lasciando spazio al vuoto. »