

Biografia
Figlio di un ebanista bretone, Alexandre François Joseph Rouault, e di una frutticoltrice parigina, Marie-Louise Champdavoine, nacque in una cantina al n. 51 di rue de la Villette durante un bombardamento di Versailles. Fu il nonno materno ad introdurlo all'arte. Nel 1886, Georges Rouault divenne apprendista del pittore di vetrate Émile Hirsch e frequentò i corsi serali presso l'École nationale supérieure des arts decoratifs di Parigi. Impiegato dallo stesso Hirsch dal 1887 al 1890, poi nel 1891, fu ammesso all'École des beaux-arts de Paris nella bottega di Jules-Élie Delaunay e, alla morte di quest'ultimo, entrò nella bottega di Gustave Moreau dove ha frequentato Matisse, Marquet, Manguin, Huyot e Léon Lehmann ai quali rimarrà strettamente legato. Partecipò due volte al concorso per il Prix de Rome ma senza successo, la prima volta nel 1893 con Sansone che gira la macina, per il quale vinse il premio Chenavard nel 1894 e, nel 1895, con Gesù tra le pie donne, per il quale vinse il premio Chenavard nel 1894. ottenne il premio Fortin d'Ivry.
Nel 1898 fu nominato, secondo la volontà del maestro, curatore del museo Gustave Moreau, a Parigi, al momento della sua inaugurazione quell'anno. È un periodo difficile per lui, la sua famiglia parte per l'Algeria e la sua salute lo costringe a fare due viaggi in Alta Savoia. Nel 1901 frequenta l'Abbazia di Ligugé e lì incontra Joris-Karl Huysmans.
Con i pittori Henri Matisse e Albert Marquet, Georges Rouault fonda il Salon d'Automne nel 1903. Georges Rouault affronta temi legati a un osservazione critica della società: giudici, avvocati, aule di tribunale, poveri, emigranti, fuggiaschi, sono tanto riflesso di una rivolta di fronte alla miseria umana quanto pretesto per una ricerca su forme e colori1 Ebbe un influsso sul lavoro del Lo scultore caricaturista italiano César Giris.
Nel 1904, incontrò Léon Bloy la cui opera lo toccò profondamente e in modo duraturo. Alcuni anni dopo, incontrò a Versailles il filosofo cattolico Jacques Maritain. Fu tra il 1906 e il 1907 che iniziò a dipingere la ceramica. Il 27 gennaio 1908 sposò Marthe Le Sidaner (1873-1973, sorella del pittore Henri Le Sidaner), dalla quale ebbe quattro figli.
Profondamente cattolico, riconobbe in questa umanità sofferente il volto di Cristo che ricerca in numerosi dipinti evocanti la sua Passione, ad esempio il dipinto Cristo deriso dai soldati (1932). Questo tema ricorrente “perde il suo accento moralizzante per assumere una nuova tensione drammatica, in un lirismo fatto di abbandono ascetico che vede nello splendore dell'immagine una sorta di riflesso celeste…2”
Già nel 1910 , collezionisti e mercanti riconoscono la grande forza del suo lavoro, in particolare Maurice Girardin e Ambroise Vollard che, nel 1917, acquistarono tutti i dipinti del suo laboratorio, ovvero 770 opere. Fu nel 1917 che iniziò a incidere e 4 anni dopo, nel 1921, Michel Puy pubblicò la sua prima biografia.
Nel 1938, il Museum of Modern Art di New York allestì una mostra delle sue opere incise. Fu l'anno successivo, nel mese di settembre, che si stabilì a Beaumont-sur-Sarthe, che lasciò nel giugno 1940, ritornandovi dal 1943 al 1946.
Nel 1946, dopo la morte di Vollard, si ritrovò in tribunale con gli eredi. La Corte gli riconosce la proprietà delle sue opere.
Georges Rouault bruciò 315 dei suoi dipinti nel 1948 in presenza di un ufficiale giudiziario. Smise di dipingere nel 1957. Quando morì nel 1958, il governo francese decise di concedergli un funerale nazionale nella chiesa di Saint-Germain-des-Prés a Parigi.
Il suo prestigio come colorista e incisore è durato ha continuato ad espandersi, soprattutto in Giappone e Corea. È considerato uno dei pittori religiosi più importanti del XX secolo3.
La sua famiglia ha donato una collezione delle sue opere allo Stato nel 1963.
Il suo ultimo laboratorio, allestito in un appartamento vicino alla Gare de Lyon, in 2 rue Émile-Gilbert a Parigi 12° arrondissement, è conservato dalla sua famiglia nello stato in cui lo lasciò e funge da sede della Fondazione Georges-Rouault. Volume, orientamento (sud) e disposizione ne fanno un laboratorio insolito.




Duo, dit aussi les deux frangins
Georges Rouault
Stampe - 57 x 37.5 cm Stampe - 22.4 x 14.8 inch
Venduto
