Paul Cézanne

Paul Cézanne è il pittore che ha aperto la strada all'arte moderna. Considerato il padre dell'arte moderna, influenzò l'arte di Pablo Picasso, Georges Braque, Henri Matisse e molti altri... Conosciamo la Provenza attraverso i suoi dipinti.

Nato nel 1839 ad Aix-en-Provence, ha incontrato Zola durante la sua infanzia e insieme hanno scoperto la regione. Maturò molto presto una grande certezza sulla sua vocazione: l'arte. D'altra parte, era fortemente contrario al padre banchiere che voleva che proseguisse gli studi di giurisprudenza. Fu l'amico Zola, al quale era unito da un legame quasi fraterno, a convincerlo a unirsi a Parigi per seguire le proprie aspirazioni.

Ispirato da Delacroix e Courbet, commetteva già alcune deviazioni dalle regole classici e impone il suo temperamento. Si iscrisse all'Accademia svizzera e lì conobbe gli impressionisti. Parigi rappresenta per lui la ribellione contro suo padre. Inoltre va contro le tendenze stilistiche dei pittori borghesi della capitale e lo esprime con fervore nei suoi dipinti. Le sue opere dai forti contrasti di bianco e nero evocano poi quelle di Manet.

La sua pittura è descritta come “vile”. Usa molto il coltello (come Gustave Courbet) per disegnare linee spesse e irregolari. Il suo stile è virile e mostra perfettamente i suoi disturbi viscerali, le sue esigenze personali, le sue passioni.

A volte integra elementi fittizi nei suoi ritratti per riflettere le sue interpretazioni. Si rivolse anche a scene romantiche ispirate a Veronese, Rubens e Delacroix, che ammirava molto, ma anche a scene violente che ricordavano i dipinti di Goya e dove creò forti contrasti per enfatizzare la violenza.

Asociale e impulsivo, il suo carattere unico si fa sentire nelle sue opere. Spesso presenta il suo personaggio. Anche le donne sono presenti nel suo lavoro. Protettrice o femme fatale, le attribuisce le caratteristiche di grandi figure storiche, mitologiche o artistiche: sono rappresentate Eva, Olimpia e Salammbô.

Nel corso della sua carriera, eccelleva nelle nature morte. Ci mette altrettanto fervore, ma opta per uno stile meno barocco e meno romantico.

Con il tempo acquisì un maggiore controllo sui suoi sentimenti e sul suo lavoro, in particolare a partire dal 1872, quando l'influenza dell'impressionismo sulla sua arte divenne più evidente. L'amico Pissarro lo introduce alla lentezza, all'osservazione e non più all'impulso. Alcune opere rimangono oscure ma produce anche dipinti dai colori più luminosi e gioiosi. La svolta è segnata nella sua carriera, ora fa parte dell'avanguardia.

La ribellione è ancora palpabile nei suoi ritratti, ma lo sentiamo più rassegnato, più sicuro di sé. Si allontanò gradualmente dall'impressionismo verso una forma di costruttivismo.

Come Poussin, desidera integrare i corpi nel paesaggio in modo che diventino uno solo. Va più spesso in Provenza e dedica tutta la sua attenzione alla forma. A differenza degli impressionisti, non desidera catturare ciò che l'occhio vede nel momento presente, ma ciò che è senza tempo. Integra quindi più luce per riflettere la forma. Le sue pennellate parallele conferiscono una consistenza notevole al dipinto. Le forme sono collegate e coerenti: le case ricordano le colline sullo sfondo, i lineamenti del viso ricordano le pieghe dei vestiti...

Come fecero i cubisti decenni dopo, complica la lettura dell'opera scegliendo le prospettive in base a ciò che desidera mostrare.

I suoi dipinti di Sainte-Victoire, bagnanti e alberi sono incredibilmente all'avanguardia e ispireranno l'intero movimento moderno del XX secolo...