Annick Bouvattier

Nata a Nevers a metà degli anni '70, suo padre, pediatra e amante dell'arte, le ha trasmesso il gusto per la pittura fin dalla prima infanzia. Nel 1982, con un BAC S in mano, Annick Bouvattier abbandona la tradizione familiare di studi di medicina per iscriversi alla scuola di moda "Berçot - Marie Rucki", dove, per 2 anni, riceve una formazione come stilista. Le sue creazioni, presentate a Parigi e a Villa Medici (Roma), le valsero la stima degli addetti ai lavori, sarà oggetto di numerose pubblicazioni sulla stampa specializzata. Tuttavia, attratta più dalla moda delle sfilate che da quella delle boutique, si dedicò rapidamente al cinema e alla pubblicità. La costumista Annick Bouvattier lavora spesso negli studi di Cinecittà a Roma. Dei soggiorni italiani conserverà il gusto per i colori caldi e sensuali, gli ocra solari, i rossi tenui, i blu intensi, i verdi profondi. Nel 1990 decide di dedicarsi esclusivamente alla pittura e dal 1992 al 1996 è allieva di Pierre Ramel, discepolo e massier di Mac'Avoy, che le insegna la tecnica dell'olio con il coltello che lavora levigato, il tutto in trasparenza. Annick Bouvattier dipinge essenzialmente donne che vivono la loro femminilità senza falsa modestia.