Isabel Ollange
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Isabel Ollange

Francia • 1966

Biografia

Isabel Ollange, nata Isabelle Paulin, è nata nell'aprile 1966 a Neuvic, sull'isola della Dordogna. È cresciuta nella campagna del Périgourdine, lontano dal caos e dalla frenesia della città...lontano anche dalle scuole di Belle Arti.

Alla bambina piace giocare con i colori, cercando sfumature, associazioni, vibrazioni, contrasti.

Il suo ambiente: i campi, il bosco, il piccolo villaggio dei nonni. La vicinanza di questa terra, che allora non percepiva, la raggiungerà e rinasce oggi in molti dei suoi dipinti minerali.

La pittura non è nata in modo naturale, ma la creazione è dentro di lei, come suo nonno spagnolo, artista e creatore nel tempo libero. La sua attrazione per la pittura nasce da una foto di suo figlio che si ritrovò a riprodurre su una piccola tela con qualche tubetto di olio. Incoraggiata dall'ambiente circostante, acquistò rapidamente un cavalletto. Nasce allora la necessità di apprendere le tecniche. Si unisce ad un'associazione e per 5 anni dipinge al fianco di Gabriel Fontaine, pittore professionista di fama internazionale. Quest'ultimo gli fornisce la tecnica, ma le sue parole, la sua illuminazione, il suo sguardo gli permettono di esteriorizzare sensazioni, impressioni ed emozioni.

Oggi la pittura astratta, ricca di materia, lavorata con coltello e/o pennello, è il suo campo preferito. Da più di 11 anni ricerca costantemente vibrazioni, contrasti, luci, effetti materici e percorsi diversi che le consentano di trasmettere forza e vitalità, o al contrario sobrietà ed eleganza. Le piace utilizzare vari mezzi per creare rilievi che sfrutta secondo i suoi desideri, l'astratto la porta a fuggire dal mondo reale.

Grandi formati o trittici offrono una grande libertà di movimento, spesso ascendente, spesso con un centro di interesse molto presente come ancoraggio.

Ama particolarmente l'olio, che apre un'altra dimensione alle sue creazioni attraverso la ricchezza dei pigmenti, ma anche la necessità di tempi di asciugatura che le permettono di ritornare ancora e ancora su aree definite. I profumi dei solventi sono tutti elementi che contribuiscono all'esplorazione di questo infinito mondo interiore. Usa anche l'acrilico ma la sua preferenza rimane l'olio.

Le piace pensare che ognuno possa leggere i suoi quadri in modo personale e adattato al proprio vissuto e ai propri sentimenti, e quindi in modi molto diversi gli uni dagli altri.

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