Maryse-Anne Couteau

Autodidatta, Maryse-Anne Couteau ha sempre disegnato. La matita è stata per lungo tempo il suo strumento di lavoro preferito e utilizza ancora oggi questa tecnica poco diffusa tra gli adulti, che sono le matite colorate. Da diversi anni, però, lavora anche con l'inchiostro.

Le sue prime produzioni, dai colori molto leggeri e dalla grafica molto fine, riuscivano a suggerire il volume con una linea nera leggermente delineata di colore. Poi il colore si è imposto sempre di più e ha finito per soppiantare la linea. I toni, inizialmente molto assertivi, si sono fatti più raffinati. È sovrapponendo strati di colore che l'artista ottiene le miscele e le sfumature che sono una delle caratteristiche del suo lavoro.

Sebbene il corpo e il volto umano occupino un posto importante nel suo universo, Maryse-Anne Couteau non si limita a nessuno stile o tipo di rappresentazione, presentando oggetti così come animali o personaggi. È nella realtà che l'artista trova un'inesauribile fonte di ispirazione, mentre la fertilità della sua immaginazione e il suo acuto senso di osservazione intrecciano un mondo interiore sorprendente e una realtà precisa e dettagliata.

Nelle sue insolite composizioni traspare l'impossibile desiderio di avvicinarsi il più possibile all'oggetto, come per raggiungerne l'essenza stessa. Le sovrapposizioni, gli scivolamenti, le trasparenze di superfici in realtà opache, la ripetizione di forme a scale diverse o la modificazione dell'angolo di visione sullo stesso oggetto testimoniano così uno sguardo che vorrebbe vedere più in alto e più in profondità, abbracciare il soggetto nella sua interezza invece di limitarsi al volto che offre, vedere oltre proiettandolo nel futuro e nel passato, andare sotto la superficie delle cose per andare oltre il limite che ne traccia i contorni e unirsi all'infinita ricchezza che ogni elemento della realtà si nasconde.

Dopo gli studi e una vita professionale che non aveva nulla di artistico, Maryse-Anne Couteau ha deciso di investire interamente nel disegno e si dedica alla sua passione per quasi 30 anni.