

Biografia
Il lavoro di Cyb. È un dipinto vulcanico. Subito solare.
Colora la retina e dà, come diceva Rimbaud, “l’oeil darne” _ lampi negli occhi.
Non sceglie la deviazione attraverso la rappresentazione della “bruttezza caotica” del mondo, come dice Berdyaev, ma esalta la “bellezza del cosmo” allo stato grezzo, nella sua nudità.
La resurrezione avviene attraverso il colore dove predominano il rosso e il giallo che orchestrano gli altri colori.
Estratto da AREA Magazine N°35 – di Marie Denieuil
Emergendo, Cyb non dipinge con la schiena piegata da ciò che conosce o la seduce, e la sua cultura non ha alcun controllo sul suo gesto, né sulla sua tavolozza che sceglie solo toni puri, attraverso la magia dei fosfeni.
Giochi ritmici in armonia di monocromi e stridore di toni posti in contrasto.
Queste opere non richiedono assaggi plastici, ma stimolano lo sguardo lasciando libera la visione.
I suoi colori disposti con un tocco di busk, intrecciano le curve, inducendo rivoluzioni ottiche.
Il colore qui rivendica il proprio spazio e trionfa sulla pittura che diventa, soprattutto nelle opere più recenti, fonte di energia.
Prova attraverso lo sguardo di tutto il corpo affogato in un altrove di cui non conosco il nome, ma che mi trasporta in campi positivi.
I titoli di Cyb allegati al dipinto, un'evocazione spesso itinerante, le sono solo necessari e non ostacolano in alcun modo lo stupefacente trasporto che la sua pittura offre.
Estratto, di Théodore Blaise