Lord Wilmore

Lord Wilmore, artista totalmente polimorfo, è nato a Longlier (Ardenne belghe) ma ora vive vicino a Versailles. Si è diplomato alla School of Broadcast Arts (IAD). Il suo lavoro nel cinema di finzione è stato presentato sia agli Academy Awards per i film studenteschi (La tartine au ham) che alla Settimana della Critica di Venezia (I sette peccati capitali). Ha inoltre prodotto un documentario di 52' sulla vita di Buddha (Being Buddha – televisione francese). Direttore pubblicitario pluripremiato (a Cannes, New York, Portorose),

È da tempo uno dei piccoli principi dei brevi programmi televisivi in Francia (su TF1 per la Fondazione Nicolas Hulot e per il WWF per esempio). Il suo programma imminente è tanto vario quanto stravagante: un album rock "My name is Lord", una serie di film documentari che desiderano riconnettere l'umanità con il dialogo, oltre a diverse mostre dei suoi dipinti digitali contemporanei e ora il suo post digitale in acrilico su tela.

Da maggio 2016, Lord Wilmore ha esposto in Ucraina, Corsica, Parigi e Bruxelles. Ora è rappresentato in Cina (Artbank China / Nanjin).

Per diversi anni il suo lavoro è stato tormentato da un’unica domanda: l’umanità ha ancora una possibilità di sopravvivere?

La corsa a capofitto del clima, la fuga a capofitto della tecnologia, la fuga a capofitto dell’identità. Tanti motivi per preoccuparsi ma soprattutto per pensare ad un possibile collasso globale.

Influenze

Nicolas de Staël, Banksy, Andy Warhol, Robert Combas

Trova questo artista e molti altri dello stesso stile nel movimento dei graffiti densi e geometrici