

Figura astratta. Il significato delle mie opere è tanto un luogo, una storia quanto una sensazione, un sentimento. A volte la tecnica ha un'affinità con il soggetto.
Biografia
Nato a Londra da genitori franco-trinidadiani/indiani, ho trascorso la mia infanzia e adolescenza a Trinidad e in Africa e poi la mia vita adulta in Francia. Ho frequentato la mia formazione superiore in arti visive presso l'Università Parigi-Sorbona. Vivo a Parigi.
Questa cultura mista e senza confini è fonte di ispirazione che si traduce plasticamente nella composizione: delimitazione, inquadratura, confine, linea d'orizzonte, intreccio, taglio, finestra.
Lavoro partendo da disegni realizzati all'aperto, schizzi di nudi realizzati in studio e dai miei documenti fotografici. Non creo mai quadri rivolti verso la natura. Elenco nel mio quaderno da disegno le diverse tipologie di fogliame, fiori, alberi, creo la tavolozza dei colori, la cartella colori. Quando un paesaggio attira la mia attenzione, nasce il desiderio di fissarlo sulla tela. Trattenuto o da una luce particolare che provoca emozione, o dalla divisione “terra-cielo", o anche da un effetto compositivo. Creo il dipinto successivamente in laboratorio. Questo è il momento in cui inizia il lavoro di eliminazione e sintesi: attingendo meno direttamente dalla natura, ma facendo affidamento su quello sforzo cosciente per catturare l'idea o il sentimento principale attraverso la forma e la linea. Mescolo, offusco le inquadrature, “costruisco" il paesaggio. Ho bisogno di questo tempo.
Descrivo scene di vita all'interno o all'esterno, osservate o immaginarie. Il mio mondo intimo mi ispira scene calme, a volte intriganti. La figurazione è un mezzo di astrazione. Lo spazio pittorico è composto da zone piatte dai colori spesso accesi ed elementi disordinati e dettagliati. La scomposizione dello spazio si applica ai paesaggi così come ai personaggi.
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