Andrea Boriani

C'è un valore aggiunto nelle opere d'arte che utilizzano materiali di riciclo, un valore che va oltre la dimensione artistica e riguarda la sfera dell'etica, dell'ecologia e del simbolismo. E nel lavoro di Andrea Boriani i rifiuti elettronici diventano supporto e materia prima, sperimentando una vera versione 2.0. Unendo le passioni dell'arte e dell'informatica, Andrea ha sviluppato un proprio stile basato sulla miscelazione utilizzando pennarelli, vernice spray, smalto, vernice acrilica, gesso spray. I soggetti sono per lo più ritratti, spesso di personaggi mitici come supereroi stupiti, cloni di Starwars, il famoso rock... Soggetti molto geek per opere che evocano il mondo dell'informatica.

Il processo produttivo prevede solitamente la selezione dei materiali e la preparazione artigianale della "tela" attraverso l'assemblaggio del floppy disk, la preparazione della scheda madre, dell'hard disk, dei case, ecc., e la realizzazione del progetto, sviluppato inizialmente su il computer, supporto, così prodotto. Con Artivive abbiamo trovato uno strumento perfetto per aggiungere un'altra dimensione al nostro lavoro e ho trovato lo strumento giusto per esprimere la mia arte, che è un mix di arte digitale e analogica.

In ambito informatico da quasi vent'anni, Andrea è sempre stato affascinato dalla possibilità di poter recuperare in un modo o nell'altro i rifiuti elettronici delle aziende e delle pubbliche amministrazioni. Oggi lo ha fatto, e in un momento in cui il problema dello smaltimento dei componenti elettronici, con il dilagare dell'informatizzazione, diventa sempre più urgente, ma non rappresenta la soluzione, la sua arte è davvero capace di attivare nuovi circuiti.