Rembrandt Bugatti
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Rembrandt Bugatti

Italia • 1884

Biografia

La carriera di Rembrandt Bugatti fu precoce, ma breve: il suo talento fu scoperto quando aveva solo 14 anni, ma si suicidò nel 1916, all'età di 30 anni. Eppure è ricca. È nato in una famiglia di artisti. Suo padre, Carlo Bugatti, è il famoso designer di mobili, suo zio è il pittore Giovanni Segantini, suo fratello Ettore sarà il costruttore di automobili. Il giovane Rembrandt imparò molto presto a disegnare, modellare e lavorare il legno e il metallo. Un giorno del 1899, suo padre e un amico, lo scultore Paolo Troubetzkoy, scoprirono nel laboratorio un piccolo gruppo di argilla che rappresentava un contadino che guidava tre mucche. Fu Rembrandt a modellarlo e a nasconderlo sotto un panno umido... Sbalordito dal suo talento, Troubetzkoy lo mandò a studiare arte all'Accademia di Brera a Milano. Il trasferimento del padre a Parigi nel 1904, quando aveva solo 19 anni, gli permise di frequentare assiduamente il serraglio del Jardin des Plantes: lì gli animali erano i suoi modelli. Ammiratore, il fondatore AA Hébrard si offre di produrre le sue sculture di animali in bronzo. Nel 1904, fu la prima mostra alla galleria Hébrard in rue Royale. D'ora in poi, ogni anno, Rembrandt mostrerà lì le sue ultime creazioni. Il 1907 segnò la svolta: la Royal Zoological Society di Anversa lo invitò "in residenza". Può lavorare liberamente allo zoo, all'epoca il più grande d'Europa, esporre lì le sue opere e persino venderle. Vi rimase fino alla guerra, in condizioni di vita difficili: una stanza modesta, un laboratorio umido, lunghe permanenze all'aria aperta a modellare animali, gli causarono la tubercolosi, diagnosticata alla fine del 1909. Nel 1910 espose le sue opere ad Anversa, con immenso successo e Hébrard gli fece ottenere la Legione d'Onore: aveva solo 26 anni. Ma arriva la depressione: “La mia consolazione”, ha detto, “è lo zoo dove passo tutto il giorno. Scoppia la guerra”. Non potendo essere mobilitato in quanto straniero, si è unito alla Croce Rossa belga, come barelliere allo zoo. Ma è troppo fragile per sopportare tutto questo orrore: fugge a Parigi, si stabilisce a Montparnasse e scolpisce un Cristo sulla croce. Sabato 8 gennaio 1916 organizzò la sua fine. Verrà trovato nel suo laboratorio, morente, disteso sul letto, avvelenato dal gas. Trasportato all'ospedale Laënnec, lì morì. La sua arte, fatta di osservazione, semplicità ed eleganza, non ha mai smesso di riscuotere successo. Insieme a François Pompon, è il più grande guardiano di animali del suo tempo. Nel 1920 alla Galleria Hébrard si tenne una retrospettiva postuma di 125 opere, nel 1947 lo zoo di Anversa istituì un "Premio Bugatti" per la scultura di animali e ad esso furono dedicate numerose opere e mostre. Una vasta collezione di gessi originali è stata donata da sua nipote, L'Ébé Bugatti, al museo d'Orsay. Le sue opere si possono ammirare anche nei musei di Lione, Roubaix e Vernon.
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Scultura, Le babouin sacré, Rembrandt Bugatti

Le babouin sacré

Rembrandt Bugatti

Scultura - 43 x 42 x 20 cm Scultura - 16.9 x 16.5 x 7.9 inch

8.542 USD 7.687 USD

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