Antonio Sammartano

Sammartano è un artista interdisciplinare, occasionalmente impegnato in pittura, scultura e fotografia. Le opere fotografiche mostrano la figura umana nello spazio in cui interagisce, solo che non c'è realmente, o meglio, solo la sua forma ritagliata bianca presente contro il colore o in bianco e nero. Rispetto alla fotografia, la pittura è una disciplina che non può essere fissata in un momento della sua creazione e il cui movimento non vuole essere nascosto ma anzi espresso nella forma, nel soggetto e con il colore. Sammartano vuole che l'osservatore segua la traccia di un percorso realizzativo, percorrendo spazialmente e temporalmente la tela, lasciando ininterrotte le geometrie o i percorsi generati dal pennello. Il colore è sempre in trasformazione seguendo i pensieri che l'osservatore è invitato a perseguire in una personale genesi interiore. Ancora una volta si tratta di un invito all'azione alla ricerca di un'identità irrisolta. La scultura è anche un esempio della costante incitamento dell'artista ad agire nei confronti del suo pubblico, alla ricerca di un'identità che faccia della luce un segnale in una direzione, in un percorso. Qui, però, la lezione concettuale tende a semplificare la suggestione attraverso una metafora ancora più esplicita, dove l'interpretazione risulta logica grazie al tema definito dal titolo. Con l'installazione Tunnel de Purification, Sammartano ha rappresentato l'Italia nel 2014 presso la Medina di Sousse in Tunisia. È stato protagonista insieme a nove artisti tunisini e sei di altre nazioni del progetto "Bye Bye Bakchich Système (addio al sistema di corruzione)", sostenuto dall'UNDP (Agenzia delle Nazioni Unite per lo sviluppo), che ha coinvolto pittura e scenografia.