David Hockney

Nato nel 1937 a Bradford, David Hockney si è affermato nel corso della sua vita come uno dei più grandi pittori del XX secolo, un precursore dell'arte digitale.

Nel 2025 la Fondazione Louis Vuitton di Parigi ospiterà David Hockney 25, la più grande retrospettiva mai dedicata all'artista britannico. Dal 9 aprile al 31 agosto, oltre 400 opere ripercorrono sette decenni di creazione, dagli emblematici A Bigger Splash e Portrait of an Artist (Pool with Two Figures) alle recenti opere digitali e installazioni immersive. Hockney ha supervisionato personalmente la scenografia, offrendo un'immersione unica nel suo universo artistico.

Grande amante della sua campagna inglese, lo Yorkshire, dove è cresciuto all'ombra di una Londra frenetica, David Hockney dedica a essa le sue prime ispirazioni. Nel 1960 si iscrisse alla Royal Academy of Arts di Londra e attirò l'attenzione di una mostra londinese dedicata ai giovani artisti britannici contemporanei.

Dalla pop art figurativa al nuovo realismo, David Hockney non pretende di appartenere a nessun movimento e conferma la sua celebre affermazione "Dipingo ciò che voglio dipingere, quando voglio o dove voglio" attraverso la ricchezza delle sue opere.

In contrasto con i movimenti contemporanei, Hockney si distingue per le sue tecniche ultramoderne e per una tavolozza di colori vivaci. Il suo gallerista, John Kasmin, lo descrive come un artista insolente, un grande osservatore con un'incredibile padronanza tecnica delle questioni di spazio, volume e luce, unita a un evidente piacere narrativo. “Flight Into Italy - Paesaggio svizzero" è la storia di un viaggio on the road con gli amici; “Un uomo che pensa" si alzano le nuvole della riflessione; Il titolo di "We Two Boys Together Clinging" parla da solo... Ciò che caratterizza la sua opera è il legame tra pittura e scrittura, il gioco alternato tra il colore steso con le tecniche più diverse e la ruvidezza della tela.

Dalla metà degli anni '60 la sua pittura divenne più realistica e proclamò il piacere di vivere, sia negli ambienti omosessuali che nella società californiana. Inoltre, quando si trasferì lì nel 1978, il suo amico Andy Warhol lo incoraggiò a realizzare la sua famosa serie di piscine – Pools – la più famosa delle quali è A bigger Splash, esposta alla Tate Gallery di Londra dal 1981. L'opera di Hockney ci immerge nell'universo californiano di cui conosciamo le fantasie: cieli puri e azzurri, palme, case moderne, colori estivi e piscine color pastello.

Hockney ha lavorato anche con la fotografia Polaroid, catturando e assemblando diversi punti di vista di un paesaggio per aumentarne l'effetto spaziale. Amando soprattutto le immagini realizzate a mano, Hockney rielabora alcune delle sue fotografie con la pittura, creando così ambiguità in questi fotocollage. Il suo primo grande progetto di fotocollage, The Bigger Grand Canyon, è nato nel 1998 e cattura l'immensità di questo sito naturale su 60 tele diverse.

Dalla digitalizzazione delle immagini alla digitalizzazione delle fotografie, David Hockney è un artista molto versatile che ama variare i suoi mezzi artistici. È uno dei primi ad aver utilizzato la pittura su iPad e iPhone e continua a sostenere di voler apprendere nuove tecniche artistiche.