Dominique Appia

Dominique Appia nasce a Ginevra nel 1926, da padre protestante e madre cattolica, in un ambiente borghese. Fa parte di una famiglia in cui le preoccupazioni artistiche erano essenziali. Il suo prozio, Adolphe Appia, fu un grande teorico dell'allestimento teatrale della fine del XIX secolo. Dopo un'infanzia che definisce difficile, ha terminato la scuola dell'obbligo all'età di 12 anni. Tra i 20 ei 25 anni ha lavorato in diversi ambiti: da fattorino di albergo a tassista, ha imparato il ritocco e la stampa fotografica per poi perseverare, per 15 anni, come disegnatore nello studio di un architetto. oppure si confronta con la precisione dei disegni e il rispetto delle proporzioni. Fu da vero autodidatta3 che iniziò la sua carriera artistica all'età di 40 anni. I suoi temi preferiti sono molto vari: le città, i tetti di Ginevra, il porto, la Salève, la cattedrale Saint-Pierre di Ginevra, il getto d'acqua di Ginevra, ma anche treni, stazioni, camini, strumenti. musica per citarne solo alcuni. Le sue opere sono spesso dipinte in acrilico e molto strutturate. Suggeriscono universi onirici, insoliti e strani. A volte fanno riferimento alla storia dell'arte: al Rinascimento e al surrealismo. Dominique Appia è autore di numerose decorazioni murali in edifici pubblici e privati e, in particolare, del soffitto della Victoria Hall di Ginevra. Realizza anche numerosi manifesti, in particolare nel 1979, per la mostra itinerante Le temps des gares4 che gli vale il Grand Prix de l'objet française. È coinvolto, come illustratore, nella promozione di cause umanitarie, culturali o ambientali. Realizza, tra l'altro, un manifesto per un'associazione francese di tutela dell'ambiente, che rappresenta l'arca di Noè sotto forma di una nave senza alberi né vele ricolma di una vegetazione esuberante e, nel 1985, il manifesto della mostra Il volto moltiplicato del mondo : Quattro secoli di etnografia a Ginevra per il Museo Etnografico di Ginevra. Nel 1982 partecipa al dibattito democratico di Ginevra, realizzando un manifesto in occasione della votazione sul progetto di distruzione della Promenade de l'Observatoire di Ginevra3.