La galleria Fausto Mata organizza fino al 10 aprile una mostra di Pierre Célice, dedicata ai suoi dipinti degli anni '80 e '90.
La pittura di Pierre Célice è giovane, colorata e ci trasporta in un mondo in cui l'energia vitale è favolosa: rossi, gialli, rosa, blu profondi, senza dimenticare alcuni tocchi stridenti e piccanti, come un'insegna al neon, che cercano di catturare la nostra attenzione.
La freschezza dei colori è tanto più notevole quanto più i colori, puri e non mescolati, sono affiancati sulla tela, come segni enigmatici o potenti forme architettoniche.
Che viaggio, quello di Pierre Célice!
Partendo dalla figurazione e dalle nature morte negli anni Cinquanta, passa, dopo una pausa negli anni Sessanta, alla pittura astratta, che aspira alla luce e ai grandi spazi, come la pittura americana.
L'artista osserva la città, sensibile ai suoni e ai colori dell'ambiente, al ritmo del traffico e alla vibrazione della luce elettrica; in questo senso già faceva “Street Art” senza saperlo!
A volte il ritmo si calma e Célice sogna alla sua finestra, rivolta verso il cielo o il mare, tema matissiano per eccellenza, da cui nascono quadri strutturati ma sognanti.
L'opera di Pierre Célice è presente in numerose collezioni pubbliche, musei nazionali o internazionali e gli è dedicato un Museo ad Anversa in Belgio.
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