Salvo era un pittore e scultore modernista italiano noto per la sua pratica concettuale; passa poi a paesaggi metafisici e paesaggi urbani riccamente colorati che ricordano le opere di Giorgio de Chirico. All'inizio della sua carriera, Salvo fu associato al movimento dell'Arte Povera torinese degli anni '60. In questo periodo condivise uno studio con Alighiero Boetti, e i due si influenzarono a vicenda. Le opere testuali di Salvo sono state ispirate dall'artista concettuale Joseph Kosuth. Secondo le sue istruzioni, il marmo Salvo è vivo (1973) è stato girato per rivelare il suo rovescio Salvo è morto alla sua morte nel 2015. Aveva iniziato a dipingere a metà degli anni '70, mescolando realtà e spazi immaginati per creare composizioni semplificate e iper-sature che coinvolgono concetti astratti come il tempo e la memoria. Il suo lavoro è stato presentato a Documenta e alla Biennale di Venezia.
Anche nelle opere di incisione il paesaggio è il soggetto principale della sua ricerca, non un paesaggio tratto dalla realtà ma idee e sensazioni di luoghi fatti di colori e forme semplificate alla ricerca della pura essenza.
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