La galleria Atelier Pièce Unique riunisce cinque artisti attorno allo stesso materiale, la carta. Questi artisti non utilizzano la carta come supporto, ma come materia prima, sfruttando tutte le sue risorse per creare universi originali e fantasiosi.
Wabé scopre la cartapesta all'età di undici anni. Da allora la sua passione per questa tecnica non è venuta meno. L'artista crea un mondo fantastico e colorato, metà animale e metà umano, felice e tormentato allo stesso tempo. Le sue sculture dalle forme arrotondate invitano alle carezze. Le loro bocche voraci e i loro grandi occhi ti fanno sorridere o rabbrividire.
L'approccio di Cécile Morin-Verdier si trova tra pittura e scultura. L'accumulo di una moltitudine di strati di carta forma un supporto che l'artista sbuccia, scava, fora, sabbia per rivelare gli strati sepolti. Le texture catturano la luce, evocando una superficie minerale o vegetale, un paesaggio lontano o, al contrario, un dettaglio sproporzionatamente ingrandito.
Carol B. ritaglia le forme dalla carta colorata e assemblale pazientemente per creare opere abbondanti e gioiose. Se ci avviciniamo di qualche centimetro alle sue creazioni, scopriamo rilievi, a volte parole, motivi incisi che la luce rivela o attenua. I suoi dipinti possono così essere osservati da vicino e da lontano, nei diversi momenti della giornata.
Con poesia e umorismo, le opere di Chrystèle Saint-Amaux combinano carta riciclata, carta da lucido, ritagli e disegni a linee pulite. Seguendo la formula di Marc Chagall, l'artista colora la vita con i colori dell'amore e della speranza.
Valérie Auriel mescola olio e carta ritagliata da lei dipinta, per creare paesaggi immaginari, tra giungle rigogliose e giardini dell'Eden. Il colore è la sua linea guida per trascinare lo spettatore in un universo onirico, meraviglioso e malizioso.
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