Arnaud Gautron

Nato a Parigi nel 1978, Arnaud Gautron è un artista visivo. Dopo una prima formazione presso la Grande Ecole, dal 2001 sviluppa anche la pratica della creazione di immagini su commissione e una propria ricerca plastica.

Autodidatta nel campo delle arti visive, considera dapprima la pittura, il disegno, la fotografia e le immagini in movimento come possibili mezzi della sua espressione artistica. Ha tenuto diverse mostre collettive e personali, a Parigi e in diverse città di provincia. È stato pubblicato da Eyrolles in Cahiers du Designer — Peinture digitale, nel 2002.

Gli incontri gli permettono di esplorare il rapporto tra immagine e suono. Collabora regolarmente con musicisti: performance di pittura sul palco con l'artista pop Raldub nel 2005, videofilm sperimentali con il collettivo Nuz o il compositore elettronico ed elettroacustico Rui Emmanuel Candeias dal 2006...
Nel 2010 aggiunge il teatro al suo campo di sperimentazione, con una residenza al CDN di Thionville-Lorraine, per la realizzazione di una scenografia video per “La Tache de Mariotte”, regia di Eric Petitjean. Allora era l'assistente video dello scenografo.

Con Sébastien Chatron, compositore e interprete acusmatico, progetta e produce lo spettacolo “Le Dialogue de la Sphérapulse et de l’Acousmonium”. Immagina e realizza lo spherapulse, una scultura in alluminio al centro di un complesso dispositivo di videoproiezione. Il loro spettacolo è stato presentato in occasione della 9° Nuit Bleue (Arc-et-Senans, Doubs), nel luglio 2010.
Durante l'estate del 2011 ha accompagnato per 6 settimane il poeta ed ecografista Pascal Rueff per una residenza artistica osservando i territori contaminati intorno a Chernobyl, in Ucraina. Al suo ritorno produce una testimonianza tecnica mista (foto, dipinto). Questo viaggio ha avuto un impatto duraturo sulla sua percezione della natura e ha orientato il suo lavoro in modo più radicale in questa direzione.

Dopo 34 anni trascorsi a Parigi, oggi vive e lavora in Bretagna, sulla costa della Côtes d'Armor, dove trova un ambiente favorevole allo sviluppo delle visioni espressioniste del suo immaginario.

Ora si concentra sulla pittura. La sua riflessione artistica si basa sullo studio dei rapporti tra uomo e natura e sull'esplorazione del proprio inconscio.