Arnaud Rinuccini

Introdotto alla fotografia durante un lungo soggiorno negli Stati Uniti da adolescente, Arnaud Rinuccini capisce da allora che la sua vita professionale sarà trascorsa con la macchina fotografica in mano. Le interminabili ore trascorse alla luce rossa del laboratorio e la stampa di centinaia di pellicole in bianco e nero lo spinsero a studiare presso la prestigiosa Ecole Nationale Supérieure Louis-Lumière.

Arnaud si è inizialmente rivolto alla fotografia di architettura, d'accordo con l'idea di dover costruire un'immagine che rimanga totalmente al servizio dello spazio che rappresenta.

In questa fase l'Artista comprende che la sensibilità del fotografo consiste nel sapersi nascondere dietro il proprio soggetto per portarlo alla luce. Pur continuando la collaborazione con riviste di decorazione, aziende e anche agenzie di architettura che si affidano alla qualità del suo occhio d'autore, Arnaud Rinuccini sente gradualmente il bisogno reale di creare un'opera propria. Trova così, attraverso il paesaggio, il mezzo per esprimere i rapporti tra memoria e immaginazione.

Segnato dalla forza evocativa di artisti come Debussy, Nicolas de Staël e Georges Rousse, ama la meravigliosa capacità della fotografia di aprire altri mondi, di andare oltre i vincoli di una semplice riproduzione di ciò che ci circonda. Le opere di Arnaud Rinuccini sono regolarmente esposte e fanno parte di collezioni private in Francia.

Il lavoro fotografico di Arnaud Rinuccini si concentra sulla definizione dei ricordi. L'Artista, infatti, si interroga su cosa ricordiamo e cosa dimentichiamo, cosa viene alterato o trasformato quando ricordiamo un evento. Arnaud Rinuccini si distingue con le sue opere fotografiche di paesaggi ricomposti in un tutto a partire da pochi frammenti di realtà.

L'immagine che ne risulta raccoglie momenti, sovrappone sensazioni, evidenzia gli errori, gli slittamenti, le inversioni che ricostruiscono i nostri ricordi stimolando la nostra immaginazione. Contemplativo e poetico, Arnaud Rinuccini evidenzia nelle sue opere il suo gusto per gli spazi naturali.