
Rocketman - collection spéciale Grands Formats
Jean-Philippe Henric
Stampe - 180 x 135 x 1 cm Stampe - 70.9 x 53.1 x 0.4 inch
2.491 USD
Nel 1985, il New York Times Magazine pubblicò una sorprendente storia di copertina: era Jean-Michel Basquiat, senza scarpe. Accompagnata dal titolo “New Art, New Money", la rivista non si interessa solo all'artista ma al concetto stesso di “art star", o “star artist". Va detto che la vita di Basquiat è stata tanto intensa quanto effimera. A 17 anni scappa di casa per vivere a New York, dove vive con gli amici e inizia la sua carriera di artista di graffiti con lo pseudonimo di SAMO. All'inizio degli anni '80 la questione razziale appare per la prima volta esplicitamente nella sua opera. È un riflesso della sua crescente consapevolezza della propria posizione nel mondo dell'arte di New York. I suoi dipinti dimostrano un vibrante desiderio di rappresentare la comunità nera in un modo senza precedenti. Purtroppo Basquiat morì a soli 27 anni nel 1988, lasciando dietro di sé un'eredità iconica.
Tra i suoi predecessori, citiamo l'artista Genesis Tremaine. Vive a Brooklyn, è conosciuta soprattutto per i suoi dipinti audaci e astratti di modelle nere su sfondi monocromatici. I ritratti di Tramaine evocano le molteplici sfaccettature e la complessità dell'identità nera. Per l'artista, il processo creativo è vicino alla spiritualità e gran parte della sua ispirazione proviene dalla scena graffiti di New York negli anni '80. Allo stesso modo, Tarek è fortemente ispirato da Basquiat e ha anche pubblicato il primo libro sui graffiti uscito in Europa. Infine, anche le opere d'Aboudia riecheggiano una passione innata per street art e illustrano l'importanza assunta da questo movimento artistico. Immergiti nella nostra collezione, vedrai come l'eredità di Basquiat non ha ha perso la sua forza…
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