Annouck Dupont
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Annouck Dupont

Belgio • 1957

Biografia

Annouck Dupont ha dato sostanza ai personaggi in un racconto colorato e magico che riflette questa parte dell'inconscio ancorata all'infanzia.

Bambini, dame, conigli, modellini della pace sono i soggetti asimmetrici, nichelati, aggraziati o burleschi che popolano questo universo poetico e anticonformista.

Prova assoluta della verità, la scultura tutto prende, tutto domina.

A cominciare da chi si lascia attraversare. L'occhio come stilo, il corpo in vedetta, prende nel profondo l'arena del suo facendo rivivere tutti i pieni e gli avvallamenti, tutte le bruciature e le deviazioni, tutte le presenze invisibili di ciò che emergerà dalla materia attraverso le sue viscere. e attraverso le sue mani.

Si accomodi! C'è il Gatto con gli stivali, Lady Craft, Cappuccetto Rosso, Carota Grattugiata e i bambini: Ballerino, Chiacchierone, Luna, Burlone o Interrogante; c'è un mondo di enfant terribili lì, un piccolo popolo immaginato da una fata creativa, Annouck Dupont, scultore belga, che ci offre il suo sogno da condividere.

Quindi sì, l'ispirazione di Annouck Dupont viene dai bambini e dai loro disegni. Vuole trascrivere la loro spontaneità, il modo in cui sfumano le proporzioni con ingenuità, vuole rendere l'espressione pura, la prima bozza. È un modo per lei di liberarsi dai codici, di rompere l'accademismo dei suoi inizi, di cambiare il suo stile. Annouck Dupont scolpisce il movimento espressivo, il linguaggio esilarante e generoso del bambino che dice, con la bocca e il palmo aperti al cielo in una postura quasi mistica,

" Ancora ! ".

Annouck Dupont racconta la sua favola, quella di una madre, metà donna, metà aliena, super eroina tra Biancaneve ed Elastigirl, più grande, più forte che cova sui suoi figli, i pilastri magici della nostra umanità. [...] Con tutta la sua forza Annouck Dupont attingerà all'infanzia per offrirci questa rara essenza, questo cuore combattivo che ci abbandona man mano che cresciamo. Guardare le sue opere è come rivedere il bambino che eravamo, che teneva il mondo tra le mani. Ed è forse per offrirci questo specchio scintillante che usa così spesso bronzo lucido e resina, così che nei contorni levigati di questi corpi balbettanti possiamo ritrovarci lì, enfant terribile, padrone del mondo che sacra sua madre Regina. degli Universi. Viene da Annouck Dupont.

È una madre universale che genera il primo interrogativo: chi sono io? è una matrice che, come una pietra gettata nell'acqua viva, non cessa di ampliare i cerchi della sua creazione e di cercare la voce del suo inconscio, questo sogno indescrivibile che ci abbraccia tutti e che seziona in bellezza per tutti.

Entra, Per Annouck Dupont si tratta di andare all'indietro, verso l'inizio, un ritorno alla materia indenne, il Neonato.

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