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È molto difficile qualificare questo artista, tanto complessa e polimorfica è la sua opera. Il suo lavoro è generale e tenta di andare fino in fondo a diverse pratiche artistiche, spingendo tecniche e idee ai loro limiti. Avendo esplorato ogni genere di professione e avendo assimilato tecniche diverse, le sue ispirazioni sono varie tanto quanto la sua carriera. Proveniente da contesti alternativi e underground (Street Art, Musica), ex Maestro di Cerimonia, è autodidatta e iperattivo, ama le sensazioni estreme. Amante del brivido, ama gli shock visivi. Attraverso installazioni, sculture, dipinti e molte altre pratiche, crea opere che spaziano dal monumentale al minuscolo. Specialista del recupero, la sua concezione del riciclaggio è anticonformista, interpretata attraverso la reincarnazione dei materiali. Le sue opere si collocano a metà strada tra Street Art, God Art e Art Brut. "Da quale stella è caduto per arrivare fin qui? I graffiti... ma se fosse così semplice! Benvenuti in un universo di sublime anti-kantiano. La plastica lo ha reso un artista visivo. Con ambizioni sontuose, le sue installazioni sono state fomentate nei suoi sogni, negli squat e in altri ambienti alternativi. Oh Mefistofele dalle mille vite, reincarna oggetti, infonde sollievo nella quotidianità urbana. Un viaggio misterioso come un precipitato inventivo, un alchimista che si muove dalla distopia dello spreco all'utopia dell'arte; un incantesimo di obsolescenza deprogrammata." Clementine D. Calcutta