Vahan Khatchatrian (Zaven)

Zaven (Khatchatrian Vahan), pittore astratto La vocazione come artista di Zaven, fondatore della galleria Gavart, inizia molto presto, intorno ai nove anni, in Armenia (suo paese natale) in una regione pittoresca, dove la natura è molto colorata e focoso. A quindici anni Zaven entrò alla Scuola Superiore di Belle Arti di Yerevan e quattro anni dopo ottenne il diploma di “insegnante di pittura”. Il sistema sovietico permetteva solo l'arte accademica, così un amico prete gli consigliò di entrare nel monastero, essendo la Chiesa separata dallo Stato. Può così esercitare liberamente il suo talento di pittore astratto, disciplina non riconosciuta dal sistema. La presentazione della sua tesi, incentrata sulla comprensione dell'arte sacra, convinse poi la giuria, composta da professori di teologia, a entrare all'Accademia di Teologia di Etchmiadzin (1980-1985). Nel 1985, divenuto abate, Zaven fu nominato direttore generale del museo del monastero e segretario del Catholicos (il papa degli armeni). Dopo un dottorato sui simboli e le reliquie cristiane, Zaven divenne un archimandrita, pur continuando a dipingere ed esporre. Parte poi per studiare a Parigi: due anni all'Istituto Cattolico, poi un anno alle Beaux Arts de Paris. Responsabile dell'Organizzazione nel Consiglio d'Amministrazione della Chiesa d'Armenia a Parigi, Zaven si accorge delle frodi e protesta con i suoi dirigenti, che non apprezzano il suo atteggiamento. Inseguito in Francia dagli agenti del KGB, su mandato della sua stessa Chiesa! La caccia all'uomo fallisce miracolosamente. Espulso dalla Chiesa armena per disobbedienza e privato della possibilità di esercitare la sua vocazione sacerdotale, si dedicò poi esclusivamente all'altra sua passione: la “creazione artistica”. Partecipa attivamente a numerose fiere ed esposizioni personali, senza mai perdere la speranza di ritornare un giorno nella sua Chiesa. Tutte le sue richieste in questa direzione sono rimaste, per il momento, senza risposta. Nel 2000 decide di creare la sua galleria: la Galleria Gavart.