Denis Defrancesco

Credi che una riflessione, un ricordo d'infanzia o una persona che ha condiviso un momento della tua vita possa diventare un'Opera d'Arte?

L’arte è sempre stata il motore trainante delle mie azioni. Sono un artista autodidatta e poliedrico.

Nato nel 1954, il mio temperamento ribelle mi ha spinto a lasciare la scuola dopo l'adolescenza per dedicarmi alla mia passione: la fotografia. Riconosciuto come un grande fotografo a livello internazionale, ho avuto l'opportunità di viaggiare in tutto il mondo e incontrare varie personalità e civiltà. Da Parigi a Los Angeles, passando per Tokyo e Singapore, collaboro da tre decenni con tutte le riviste di fascino.

Abitato da un profondo sentimento di trascrizione della mia visione del mondo, al mondo, ho deciso di porre fine alla mia carriera di fotografo nel 2014 per dedicarmi esclusivamente alla creazione di opere contemporanee.

Oggi vi invito nel cuore del mio universo che riflette un monocromo di ambientazioni sorprendenti, a volte confuse, che ripercorre il mio viaggio con grande sensibilità.

Art designer epicureo, lavoro instancabilmente.

Facendo affidamento su eventi reali, cerco di esorcizzare i miei demoni interiori. Non credo che alcuni miei lavori siano volgari...basta solo capire e sapere perché questi lavori sono usciti dalla mia immaginazione ed esistono. »

A volte torturati, alcuni di essi sono improntati all'Art Brut e comprendono numerose evocazioni legate alla mia infanzia, al rapporto con la religione, a mia madre, al sesso in tutte le sue forme ma soprattutto all'amore che ho per la Libertà, nella senso ampio e in tutti i suoi aspetti.

L'espressione delle mie creazioni è accompagnata da testi sottili e toccanti che vi invito a leggere per abbracciare al meglio ciò che si nasconde dietro ciascuna delle mie creazioni.

La mia fede nell'arte contemporanea e la mia tenacia mi hanno aiutato a perseguire la mia ricerca del successo quando la galleria GAA Foundation mi ha dedicato una prima mostra durante la Biennale Viva Arte, a Venezia nel maggio 2017.

“Creo ciò che sento lasciando il mio segno” - Denis Defrancesco.