

Francia
• 1951
Biografia
Geneviève Seillé è nata nel 1951 in Francia. Negli anni '70 ha studiato Belle Arti al Politecnico di Wolverhampton in Inghilterra, dove ha vissuto per 20 anni. Lavora con il collage, la scrittura e la pittura. Attualmente vive e lavora nel sud-ovest della Francia.
Nell'opera plastica di Geneviève Seillé la parola regna sovrana. Oggetto di fascino, conta solo il suo aspetto visivo e diventa entità estetica. Questa mania per il fascino formale della parola risale alla prima infanzia dell'artista, quando si compiaceva del suono della penna intinta nel calamaio e del suo procedere sulla carta. La sensibilità risvegliata, copiare righe, parole, lettere gli dà quindi un immenso piacere. È nel 1995 che Geneviève Seillé fa un nuovo passo progettando le sue parole, i suoi “segni densi” che integra nel suo lavoro. Linearità e colore si mescolano, conferendo ai suoi disegni una certa simmetria, una certa ripetizione. Non lascia spazio al vuoto. Tutto è una scusa per riempire, per “scarabocchiare” come ama dire lei, ma uno scarabocchio che alla fine si armonizza sempre. In questa zona misteriosa, piena di improvvisazioni un po' caotiche, prendono vita le fascinazioni mentali e le immagini visive di Geneviève Seillé. Creature mostruose, anatomia inventata e sempre la parola si uniscono e offrono un modo di vedere nuovo, vertiginoso e affascinante.
“Condurremo a un mondo in cui i corpi umani potranno diventare uccelli, o pesci, o addirittura mostri con arti improbabili”.
Collezioni:
Biblioteca Nazionale d’Arte, Victoria & Albert Museum, Londra.
Archivi di poesia concreta e visiva di Ruth e Marvin Sackner, Florida. Stati Uniti d'America
Fondazione MacArthur, Stati Uniti
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Nell'opera plastica di Geneviève Seillé la parola regna sovrana. Oggetto di fascino, conta solo il suo aspetto visivo e diventa entità estetica. Questa mania per il fascino formale della parola risale alla prima infanzia dell'artista, quando si compiaceva del suono della penna intinta nel calamaio e del suo procedere sulla carta. La sensibilità risvegliata, copiare righe, parole, lettere gli dà quindi un immenso piacere. È nel 1995 che Geneviève Seillé fa un nuovo passo progettando le sue parole, i suoi “segni densi” che integra nel suo lavoro. Linearità e colore si mescolano, conferendo ai suoi disegni una certa simmetria, una certa ripetizione. Non lascia spazio al vuoto. Tutto è una scusa per riempire, per “scarabocchiare” come ama dire lei, ma uno scarabocchio che alla fine si armonizza sempre. In questa zona misteriosa, piena di improvvisazioni un po' caotiche, prendono vita le fascinazioni mentali e le immagini visive di Geneviève Seillé. Creature mostruose, anatomia inventata e sempre la parola si uniscono e offrono un modo di vedere nuovo, vertiginoso e affascinante.
“Condurremo a un mondo in cui i corpi umani potranno diventare uccelli, o pesci, o addirittura mostri con arti improbabili”.
Collezioni:
Biblioteca Nazionale d’Arte, Victoria & Albert Museum, Londra.
Archivi di poesia concreta e visiva di Ruth e Marvin Sackner, Florida. Stati Uniti d'America
Fondazione MacArthur, Stati Uniti
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