Philippe Lepatre

Philippe Lepatre, pseudonimo di Philippe Lazar, è un pittore e incisore francese di origine rumena, nato il 19 agosto 1900 a Bucarest e morto il 14 novembre 1979 a Parigi. Le sue opere sono firmate con il monogramma “PL”. Philippe Lepatre, arrivato a Parigi nel 1928, fu studente alla Sorbona prima di seguire corsi di architettura a Berlino. Durante la seconda guerra mondiale si rifugia nel sud della Francia dove inizia a dipingere. Partecipando alle azioni della Resistenza, ottiene la nazionalità francese nel 1947 e si trasferisce a Parigi nel 1953 per dedicarsi alla pittura e all'incisione. Il suo lavoro cade nell'astrazione lirica e assume un carattere intellettualizzato, la sua prima mostra personale (Galerie Colette Allendy, 1956) è supportata dal suo testo Prolégomènes pour une philosophie de la critique. La sua mostra del 1968 alla Stadler Gallery è similmente collegata ai suoi scritti, con la presentazione di Realtà nella sua totalità - Saggio su una gerarchia, principio e funzione dell'opera d'arte. Individuando l'universalità come "il principio più alto", sintetizza la sua formazione di architetto e la sua vocazione pittorica astratta affermando come inconcepibile "un'arte murale diversa da quella non figurativa, perché sola si integra in modo del tutto naturale nell'architettura moderna: l'arte non figurativa è questo il linguaggio di una nuova tradizione universale, di un nuovo mondo dove il segno diventa realtà, e la realtà segni. Sta all’arte figurativa come l’algebra sta alla matematica”.