Vincent Mauger

Il mio approccio ruota attorno a un problema centrato sulla ricerca della materializzazione, della concretizzazione di quello che sarebbe uno spazio mentale. Per spazio mentale intendo sia la costruzione di pensieri che si compongono davanti a uno spazio o un luogo, sia gli universi virtuali e le costruzioni matematiche o schematiche sviluppate affinché ognuno possa proiettarsi in uno spazio inesistente o lontano. Spesso confronto uno spazio reale, lo spazio espositivo, con la rappresentazione di una percezione mentale di un altro spazio. Mi piace giocare su questo paradosso che è cercare di materializzare quello che sarebbe uno spazio mentale. Utilizzando comuni materiali da costruzione, ricostruisco rappresentazioni paesaggistiche, una sorta di paesaggio mentale, vicino a immagini sintetiche o costruzioni matematiche e schematiche. Confronto tecniche di costruzione reali e concrete con tecniche di imaging virtuale o scientifico. Cerco di riunire e mostrare le somiglianze tra un sistema di costruzione concreto e un ragionamento o una costruzione mentale. Queste proposte mettono in discussione l'idea di architettura e urbanistica utilizzando materiali da costruzione per formulare frammenti di paesaggio che giocano sullo spostamento dei rapporti di scala e invitano al movimento, sia fisico che mentale. Si tratta di impostare processi, sistemi di costruzione semplici e mostrare proposte aperte realizzate da questi sistemi. I principi di assemblaggio e assemblaggio delle parti rimangono visibili; così lo spettatore può afferrarlo mentalmente e immaginare di continuare la costruzione così come di modificarne la configurazione. Le sculture sono realizzate con materiali semplici: legno, tessuti, piastrelle, tubi di plastica e metallo. Questi materiali rimangono identificabili ma il modo in cui vengono utilizzati crea uno spostamento rispetto al loro aspetto ordinario. Queste sculture costituiscono una sorta di schizzo, uno schizzo che si sviluppa nello spazio. Così, all'interno di un edificio, scopriamo pezzi di paesaggio, in un certo senso estensioni dello spazio, che concretizzano sia immagini mentali che luoghi propizi alla riflessione.